Il fascino del passato nelle recenti riedizioni
Molte aziende editano pezzi storici ritrovati rileggendo i propri archivi. Che non perdono il loro fascino e continuano ad essere veri e propri oggetti del desiderio per gli appassionati di design.

Il design senza tempo torna a rivivere grazie ad un accurato lavoro di ricerca di molte aziende. Oggetti di grandi Maestri, che hanno segnato la storia del design italiano, vengono editati, puntando al valore dell’heritage. Una ricerca filologica che viene oggi reinterpretata grazie alle ultime innovazioni presenti sul mercato, oggetto di un lavoro creativo che introduce nuovi materiali e colori. Icone che hanno un’anima senza tempo, capaci di raccontare una storia.
Ecco alcune recentissime riedizioni di grandi autori, presentate in occasione della MDW.
Cassina, Orseolo, Carlo Scarpa
Capolavoro assoluto, il tavolo Orseolo di Cassina rappresenta un modello di bellezza formale che, in occasione del 50° anniversario dell’azienda, entra a far parte della Collezione Cassina iMaestri. Il tavolo, nato dall’intuizione dell’architetto veneziano Carlo Scarpa nel 1972, è realizzato con lastre di legno rivestite di lacca di poliestere lucida specchiata o opaca, che viene versata a caldo, spazzolata e lucidata con apposite macchine. I pannelli geometrici dal design elementare sono assemblati con giunzioni in fusione di alluminio satinato, che rivelano la duplice finalità estetica e funzionale.
Quaderna, Superstudio/Calvi Brambilla

Riconosciuta come manifesto del radical design, la collezione Quaderna fu disegnata tra 1969 e il 1972 dal gruppo Superstudio e poi prodotta ininterrottamente dal 1972 da Zanotta. La serie ha un’estetica fortemente iconica, basata su forme geometriche regolari rivestite di laminato bianco Print, con stampa digitale a quadretti neri e con interasse di 3 cm, creato su disegno di Superstudio e caratterizzato da un perfetto reticolato molto rigoroso. Ogni pezzo, realizzato manualmente (sono necessarie circa otto ore di lavoro per realizzare un singolo pezzo) utilizzando la tecnica dell’intarsio, nasce da un solo foglio di laminato affinché l’interasse, anche se disallineata di pochi decimi, sia la stessa: solo così le superfici quadrettate risultano continue nelle tre dimensioni. Lo scorso anno in occasione del 50° anniversario, Zanotta ha introdotto tre nuovi prodotti: lo scrittoio e il tavolino, progetti inediti del catalogo della Serie Misura M di Superstudio, e un tappeto, fedele riproduzione di un Istogramma di Architettura, fornito dall’Archivio Cristiano Toraldo di Francia. Quest’anno si aggiungono altri tre inediti: lo specchio, un mobile basso contenitore e una madia disegnati dallo studio milanese Calvi Brambilla che del brand sono anche gli art director.
AgapeCasa, Club44 Table, Angelo Mangiarotti

Il tavolo Club 44 di Angelo Mangiarotti, rieditato da AgapeCasa, rappresenta la sintesi della cultura del progetto del grande architetto, designer, scultore e urbanista. Il tavolo, dalla particolare costruzione architettonica, fu disegnato nel 1957 dal Maestro con Bruno Morassutti, prodotto su misura per il Club 44, centro culturale nella capitale dell’orologeria La Chaux-de-Fonds in Svizzera, nel corso degli interventi di ristrutturazione degli interni, curati da Angelo Mangiarotti con Bruno Morassutti, che hanno messo in scena un gioco di affascinanti geometrie prospettiche. Un pezzo dal fascino senza tempo, oggi rieditato per la prima volta con grande attenzione dall’azienda dopo un lungo processo di sperimentazione sui materiali e sugli accorgimenti costruttivi per essere il più possibile fedele all’originale.
Nemo Lighting, Applique Radieuse, Le Corbusier

L’Applique Radieuse, progettata nel 1949 dal celeberrimo Le Corbusier, torna sul mercato grazie alla riedizione di Nemo Lighting. La lampada da parete, in lamiera curvata, era stata ideata per illuminare gli ingressi dell’Unité d’Habitation di Marsiglia. A rendere unico il progetto è la silhouette distintiva, a cui il Maestro ha conferito la massima efficienza, nascondendo la sorgente luminosa, per cui l’emissione luminosa può essere disposta a piacere, downlight o uplight, per una luce diretta o diffusa. I colori riprodotti sono uguali a quelli dell’Unité d’Habitation: rosso, giallo, blu, bianco, arancione e verde.
Bottega Ghianda, Luigi (o mi amate voi), Gaetano Pesce

Rievoca le opere di Mondrian la libreria Luigi (o mi amate voi) di Gaetano Pesce, realizzata in alcuni prototipi nel 1982 e ora rieditata da Bottega Ghianda. Il nome omaggia il maestro falegname, di nome Luigi, che collaborava con Pesce al Centro ricerche e sviluppo Cassina. Nei prototipi degli anni ’80 Pesce aveva usato il legno, mentre oggi invece vengono introdotti elementi in resina. Si tratta di un oggetto ibrido in cui la struttura in legno di faggio tinto nero contiene una serie di ripiani in resina colata, realizzati in un apposito stampo. I ripiani sono basculanti e possono essere ripiegati, mentre nella struttura viene alloggiata una luce a LED per creare una parete luminosa, come una quinta teatrale. La luce enfatizza la translucenza della resina, facendo emergere i ripiani come galassie galleggianti, dove le combinazioni dei colori sono sempre uniche e irripetibili.
Porro, Contenitori Linea, Alessandro Mendini

Dopo un attento lavoro di ricerca nell’archivio di Alessandro Mendini, condotto insieme alle figlie Fulvia ed Elisa, Porro riporta alla luce i colorati Contenitori Linea, progettati nel 2015. Si tratta di elementi con superfici intarsiate in acetato di cellulosa: una madia con vano a giorno e cassetto; una versione chiusa con due ante battenti e uno scrittoio con piano a ribalta e partizioni interne, rialzati su una base scura. Gli arredi, straordinari per cromatismi, editati in una serie limitata di 50 pezzi, non propongono un utilizzo specifico: tutto è da immaginare. Un inno al colore e alla libertà, come era nel pensiero del grande Maestro.
