I nuovi showroom per auto: visionari, sorprendenti, sperimentali
Una vera e propria esperienza immersiva. I nuovi saloni per auto vanno oltre la vendita dei veicoli, proponendosi come luoghi di aggregazione, palchi futuristici o templi del culto dell’automobile vintage.

Quello della user experience è un concetto che tocca molti settori del retail, la vendita delle automobili non è esclusa. Le direttrici che orientano la progettazione attuale sembrano due in particolare. Da un lato, i brand più innovativi, che offrono automobili elettriche e car sharing di nuova concezione, puntano alla proiezione verso il futuro, comunicando anche attraverso il design una mobilità che sta evolvendo verso formule inedite. Dall’altro, i brand che trattano modelli storici enfatizzano la fascinazione che arriva dal passato, in cui ritrovare la qualità artigianale di una volta e un immaginario collettivo di cult vintage. Da questi due punti di vista opposti nascono concept differenti, ma che in comune hanno l’elemento spettacolare e sorprendente. Pianeta Design ha selezionato tre progetti che ritiene rappresentativi di un trend in cui gli showroom si stanno trasformando da luoghi a esperienze.
Lynk & Co a Barcellona: creatività visionaria

Non è un caso che la casa automobilistica cino-svedese Lynk & Co. abbia chiesto proprio a Masquespacio di realizzare il progetto per il nuovo Club aperto a settembre a Barcellona. Lo spirito dinamico e multi color dello studio design è allineato alla filosofia non convenzionale del marchio, che ha deciso di aprire uno spazio multifunzionale. Non solo un concessionario, ma anche e soprattutto un luogo di aggregazione, dove è possibile trascorrere del tempo a bere qualcosa, lavorare in coworking, partecipare agli eventi del brand o acquistare prodotti dei partner locali come Saye, Weare.Notfriends, Calíope e Haan. Spiegano i designer:
Il business automobilistico sta passando da un concetto di compravendita a un servizio di auto in condivisione. Si rivolgono alle nuove generazioni, molto più consapevoli dell’impatto ambientale provocato da un’auto parcheggiata e inutilizzata per il 90% del tempo. La transizione verso servizi che non prevedono la proprietà del veicolo comporta la necessità di una maggiore connessione fra clienti e brand. In questo senso gli showroom si stanno trasformando in caffè, luoghi per eventi, co-working e anche negozi, come Lynk&Co in parte ha fatto.
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Nel cuore del progetto l’esigenza di presentare Lynk & Co. come un brand non convenzionale e aperto a esperienze fuori dal comune. Così Masquespacio ha pensato il Club, situato in Paseo de Gracia, come un contenitore di visioni.
La struttura interna originaria è stata conservata perché, con il suo stile brutalista e imperfetto, costituiva la base perfetta per ospitare gli spazi coloratissimi e inaspettati del Club: ecco una piscina adibita a sala riunioni per la zona coworking, camerini incastonati in una montagna verde smeraldo o una cupola realizzata in stampa 3D che simula il ventre di una balena dove al suo interno si può scoprire la Lynk & Co 01. Persino la toilette riserva la sorpresa di uno spettacolo di suoni e luci.

La parte più impegnativa è stata rendere lo spazio adatto a far entrare e uscire l’auto, per ospitare un futuro nuovo modello. Così come è stata una sfida progettuale adattare ogni spazio specifico a una determinata funzione (negozio, sala riunioni, posto auto), ma allo stesso tempo renderlo flessibile per essere convertito al volo a un altro scopo.
Xpeng a Copenaghen: design fluido

Punta su un concetto futuristico dal lusso sofisticato il nuovo flagship store europeo di Xpeng Motors a Copenaghen. Lo studio di architettura olandese HofmanDujardin ha sfruttato il contrasto che nasce dall’abbinare la linea hi-tech delle vetture con materiali ricercati e soluzioni design flessuose.
Situato nelle torri Axel progettate da Lundgaard & Tranberg Arkitekter, lo store di oltre 200 metri quadri si presenta all’esterno con una grande vetrina curva che permette di vedere subito le auto elettriche del brand esposte, tra cui un veicolo volante davvero sorprendente.
Gli interni seguono le forme morbide dell’edificio grazie a una parete divisoria a forma di S che separa la zona esposizione dagli uffici del negozio. In questo spazio, oltre a vedere le automobili da vicino, si possono raccogliere informazioni sul brand, sui prodotti e sulle opzioni di finitura. La sensazione di leggerezza dell’interior è ottenuta grazie all’introduzione di diversi elementi fluttuanti, come i notevoli punti luce a forma di disco, le vetrine retroilluminate e il banco della reception che rimane otticamente sospeso.

Visivamente importanti sono anche le installazioni realizzate in lamiere di acciaio perforato che scandiscono il ritmo all’interno dello spazio, creando dei punti di attenzione insoliti. Il rigore della tecnologia viene scaldato da una palette di colori che spazia dall’avorio al cioccolato, in dialogo con i materiali naturali – terrazzo e legno – utilizzati per l’arredo.
KDW Automobile a Varsavia: futuro dal sapore vintage

Uno showroom originale in molti sensi. KDW Automobile ha commissionato allo studio Unism, in partnership con Arup, il progetto per uno spazio che riunirà a Varsavia la più grande collezione privata di auto d’epoca Aston Martin situata in Europa orientale. L’esigenza pratica di custodire questi preziosi veicoli, ancora in uso per gare storiche, è stata abbinata alla possibilità di esporle al pubblico come se si trattasse di un museo. Il suo completamento è previsto per giugno 2023, ma le immagini già disponibili illustrano uno spazio che racconta il passato con un linguaggio del futuro.
Uno degli aspetti più importanti del brief è stato l’elemento della privacy e della sicurezza, che abbiamo colto come opportunità progettuale per creare uno showroom sotterraneo.
raccontano i designer. Ispirato alle classiche strutture a cupola, l’ambiente presenta un forte richiamo all’immaginario dei classici film di James Bond: nascosto sotto il paesaggio simile a una caverna segreta, lo spazio sporge sulla superficie creando un tumulo verde nel giardino che lo ospita, mentre la rampa scompare fluida nel sottosuolo. La luce del giorno filtra all’interno attraverso un lucernario largo tre metri, creando un bagliore simile al crepuscolo che valorizza l’esperienza del visitatore.

Lo showoroom è pensato per esporre otto auto d’epoca, tra cui la DB2 Drophead e la Vantage, con due posti extra per eventuali aggiunte future. Sarà inoltre dotato di una piattaforma girevole per facilitare le manovre di parcheggio e di un cinema pop-up, sul modello dei drive-in. Un sistema di aspirazione dei fumi integrato nel pavimento potrà essere collegato direttamente ai tubi di scarico per garantire una buona qualità dell’aria dentro la caverna segreta.
Il monovolume della struttura è stato progettato in cemento utilizzando metodi parametrici per riuscire a integrare geometrie complesse con il paesaggio circostante, all’interno di un cantiere relativamente piccolo.
Grazie a questa metodologia, è stato individuato il layout ottimale senza colonne, è stata calcolata la curvatura delle travi e del guscio per garantirne la stabilità ed è stata definita la dimensione del lucernario necessaria per rendere la luce del giorno la principale fonte di illuminazione.
Crediamo ci sia una nuova tendenza emergente. Gli autosaloni, in particolare per i collezionisti privati, offrono una nicchia ancora inesplorata. Le collezioni di auto sono spesso ospitate in edifici riconvertiti, come scuderie storiche o box privati sotterranei, che hanno più la funzione di garage che di spazio espositivo. Il nostro showroom vuole dare il via a una nuova tipologia di architettura.
I nuovi showroom per automobili: le immagini