IKEA: la prima città sostenibile nel 2022
Il primo progetto di IKEA per realizzare una città sostenibile. La partnership con Helsingborg per dare vita ad una comunità autonoma. Come si attuerà il progetto. L’eliminazione delle batterie alcaline dal mercato.
Forte della indicazione nel 2020 di una delle città più innovative d’Europa, Helsingborg centro importante della regione di Scania nel sud della Svezia, unisce le forze con il il gigante connazionale dell’arredamento IKEA per affrontare la sfida di dare vita ad una città sostenibile. La partnership è la prima attuata dal celebre marchio svedese e culminerà nell’estate del 2022 all’H22 City Expo, dal 30 maggio al 3 luglio.
Nel tentativo di promuovere l’innovazione e contribuire a una maggiore sostenibilità e qualità della vita, l’intera città di Helsingborg si sta trasformando in un tester di qualità. La città sta invitando infatti le imprese, i residenti, il mondo accademico e le associazioni a co-creare e sviluppare soluzioni alle sfide che hanno come oggetto il miglioramento della qualità della vita.
Nel quartiere di Drottninghög, IKEA lavorerà con gli abitanti allo scopo di promuovere lo sviluppo delle competenze in materia di ecologia e sostenibilità. L’obiettivo per il 2021 è dare vita a tre forme distinte ma in stretta sinergia l’una con l’altra, così ribattezzate.
- “The Garden”
- “The Market”
- “The Kitchen”.
“The Garden” è una fattoria urbana che fornirà prodotti biologici per la produzione alimentare in “The Kitchen”, con cibi preparati e prodotti venduti poi successivamente a “The Market”. L’ambizione è la sostenibilità in tutti gli aspetti del modello: ambientale, economico e sociale.
Un’altra collaborazione inviterà gli studenti di tutto il mondo a condividere le loro visioni su come potrebbe essere una comunità alternativa e completamente sostenibile e sul suo funzionamento. Saranno esplorate soluzioni dettagliate per aspetti come il riparo e l’alloggio, l’energia e l’acqua. La comunità sarà costruita nella foresta Fredriksdal della città prima e durante l’H22 City Expo. Un magazzino abbandonato nell’area del porto, noto localmente come Oceanhamnen, verrà utilizzato per mostrare le idee di IKEA per la casa sostenibile di domani, con temi come “Il futuro della produzione” e “Il futuro del commercio al dettaglio”.
Prima che arrivi l’estate del 2022, tuttavia, e sicuramente entro la fine del 2021, l’azienda leader dell’arredo low cost avrà già tracciato un segno importante con la riduzione della vendita di batterie alcaline non ricaricabili.
Per avere un’idea di quanto pesi questa decisione, è necessario considerare che nei suoi 446 negozi in 52 paesi, IKEA movimenta circa 300 milioni di batterie alcaline all’anno.
La decisione del rivenditore si ispira ai risultati di diversi recenti documenti di ricerca sulla valutazione del ciclo di vita, che mostrano il significativo impatto ambientale di tali batterie rispetto ad altre soluzioni alternative come le batterie ricaricabili al nichel-metallo idrato (NiMH).
Questi studi suggeriscono che dopo 10 ricariche, una batteria NiMH ricaricabile fornisce la stessa energia delle batterie alcaline con emissioni di gas serra significativamente inferiori. Secondo gli studi, con circa 50 ricariche, l’impatto ambientale totale delle batterie NiMH è uguale o addirittura inferiore all’impatto dell’utilizzo di batterie alcaline.
Gran parte di questa ricerca non tiene nemmeno conto del fatto che tali batterie possono essere riutilizzate e quindi non vengono scartate così facilmente come le loro corrispettive alcaline e l’impatto ambientale di tali batterie come rifiuti.
Attualmente IKEA non può ancora eliminare tutte le batterie alcaline monouso. Alcuni dei dispositivi che vende si basano ancora su piccole unità di dimensioni della batteria dell’orologio, che rimarranno ancora in vendita al momento.
La posizione di IKEA sulle batterie alcaline non ricaricabili merita dunque di essere sottolineata e potrebbe essere ispiratrici per altre aziende nel seguire questa strada.