Come riciclare un vecchio divano

Se stai per disfarti del tuo vecchio divano perché vecchio e non sai cosa fartene, allora prova a riciclarlo. Puoi utilizzare alcune delle sue parti ormai inservibili, oppure scegliere di rinnovare struttura e imbottitura, mediante interventi pronti a garantire una notevole resa estetica.

Come riciclare un vecchio divano

Il divano rappresenta, all’interno di un soggiorno che si rispetti, un vero e proprio punto di forza. Basti pensare che tra tutti i complementi d’arredo presenti nella zona giorno, è quello maggiormente vissuto da ospiti e inquilini e, perché no, anche dagli animali domestici.

Quando arriva l’ora di buttarlo, si sa, tutti pensano a come smaltirlo correttamente, contemplando di fatto la sua disfatta. Pochi, invece, sanno che un divano considerato vecchio e da buttare può essere in qualche modo riciclato, totalmente o in alcune delle sue parti più importanti.

Gli amanti del vintage preferiscono questa soluzione, e amano ridare vita ai vecchi mobili con interventi di restyling intelligenti e mirati. Così, l’aumento dell’imbottitura, il cambiamento del rivestimento, la rivoluzione totale tra fibre tessili, fodere, cuscini e struttura portante sono solo alcuni degli accorgimenti indispensabili per riciclare il vecchio divano.

L’aumento dell’imbottitura e il riempimento dei cuscini

Come riciclare un vecchio divano

Il riciclo di un divano che mostra inevitabili segni di usura passa attraverso il totale restyling dell’imbottitura, un’operazione che si effettua sui divani sfoderabili, dai braccioli allo schienale, fino alla seduta.

Capita spesso che dopo tanti anni di utilizzo dello stesso divano, lo stesso mostri importanti deformazioni sulla zona dei cuscini e dei braccioli laterali. In questo caso, si procede con il riempimento degli stessi, inserendo all’interno della parte interessata della fibra di riempimento, che ne garantisce nuova verve.

Cuscini ed altri elementi eventualmente “sgonfiati” a causa del tempo, riacquistano così la loro piena funzionalità. Per quanto riguarda il riempimento, si può utilizzare una fibra da imbottitura come l’ovatta o il poliestere, che ne garantisce senso estetico e una riacquistata funzione degli accessori comfort. I materiali da utilizzare per compiere al meglio questo tipo di operazione sono di semplice reperimento sul mercato, che a sua volta ne offre una piena disponibilità.

Tra le alternative maggiormente prese in considerazione per l’imbottitura, ad esempio, si sottolineano:

  • poliestere
  • poliestere anallergico
  • trucioli in gommapiuma
  • trucioli in memory foam.

Il lavoro sulle fodere e la salvaguardia dell’estetica

Come riciclare un vecchio divano

Al fine di garantire un’operazione di restyling a 360 gradi del proprio divano, è bene apportare delle modifiche sulle fodere, salvaguardando così l’estetica e l’impatto visivo del complemento d’arredo per eccellenza della zona giorno. In questo caso, due sono le alternative che offrono un’ampia gamma di possibilità: il lavoro del tappezziere, oppure il fai da te.

La seconda soluzione sembra quella pronta a garantire buoni risultati e, se compiuta a regola d’arte, garantisce un rivestimento su misura e perfetto per ogni forma, dimensione, struttura del divano da riciclare.

Si cambia totalmente il rivestimento, offrendo al divano un nuovo look, che lo rende dinamico e moderno nello stile e che cattura fin da subito gli appassionati di design. Anche in questo caso, le possibilità a vantaggio di chi deve riciclare il vecchio divano non mancano e si può scegliere tra diverse soluzioni.

L’alternativa migliore rimane quella di cambiare il rivestimento, acquistando un telo copri-divano moderno e adatto a ricoprire l’intera superficie del complemento d’arredo. Nella maggior parte dei casi, si tratta di spezzoni di stoffa opportunamente sagomati, che in ogni caso rappresentano una soluzione efficace. La scelta del tessuto si compie effettuando una cernita tra materie prime tessili diverse tra loro. Tra le principali, si ricordano:

  • il cotone elasticizzato;
  • la seta originale e pura;
  • il cotono percalle, pregiato e lavorato a regola d’arte.

Gli interventi di restyling sulla struttura del divano

Come riciclare un vecchio divano

Una volta ultimate le operazioni di ripristino della parte funzionale del divano vecchio da riciclare, è bene prestare attenzione alla struttura, apportando modifiche dove necessario. Per una migliore soluzione di rinvigorimento del legno di cui sono fatti schienale e piedini, il fai da te è ancora una volta l’alternativa principale. Sulla struttura eventualmente rovinata e usurata, si provvede al rafforzamento delle parti rovinate, con l’aiuto del raddrizzatore.

Qualora i danni causati dal tempo e dall’usura sembrino irreversibili, è bene realizzare una panca e uno schienale ex novo, acquistandole separatamente e fissandole con opportune viti, supporti e altri elementi di ancoraggio.

La parte migliore per un restauratore viene quando si considera seriamente la possibilità di rinvigorire la struttura del divano partendo dalla riverniciatura e dalla decorazione delle superfici. Le più gettonate da ammodernare al meglio sono i piedini e le punte dei braccioli e dello schienale. Si usa una vernice per legno ad acqua e si ha cura di ritinteggiare le parti rovinate e di prendere in considerazione ogni singolo dettaglio faccia la differenza.

Non ci si dimentichi, infine, dello stile e del giusto equilibrio ai quali tenere conto. Una scelta di design, efficace e allo stesso tempo funzionale è, anche per il riciclo del divano, l’alternativa migliore tra tutte quelle disponibili. Rinvigorisce, cambia, modella particolari tipi di design, senza esagerare né stravolgere.

Come riciclare un vecchio divano: immagini e foto