Fish Design: la collezione che traduce le visioni di Gaetano Pesce
Fish Design, la collezione nata dal genio dell’artista Gaetano Pesce e tradotta in opere grazie alla collaborazione con Andrea Corsi.
Dare forma all’invisibile, trasformare idee e intuizioni in realtà tangibile, sottraendole al regno dell’immaginazione. È questa la magia che si compie grazie alle mani sapienti degli artigiani. Proprio come i maestri vetrai delle storiche fornaci di Murano plasmano i sogni di artisti e designer internazionali, da oltre vent’anni Andrea Corsi dà vita alle visioni di Gaetano Pesce, progettista poliedrico e innovatore nato a La Spezia e trasferitosi poi a New York.
Le opere, realizzate in resina, compongono la collezione Fish Design, un nome che gioca ironicamente sul cognome dell’artista, tradotto in inglese, richiamando la fluidità e il dinamismo del suo stile.
Fish Design: quando nasce
Fish Design nasce nel 1996 a New York, nello studio di Gaetano Pesce, dove è stata prodotta ai primi anni Duemila. La collezione includeva una varietà di oggetti, tra cui vasi, specchi, orologi, bijoux come bracciali e anelli, tutti caratterizzati da colori vivaci e forme fluide, espressione della continua sperimentazione dell’artista con i materiali plastici.
La produzione si sposta nel 2004 a Milano, nel laboratorio di Andrea Corsi. Scelto da Pesce per una profonda affinità estetica e culturale, Corsi diventa il custode delle sue idee, collaborando strettamente con l’artista per affinare le tecniche di lavorazione e valorizzare le potenzialità cromatiche della collezione.
Cambia il ruolo dell’artigiano
La collezione Fish Design, presente all’interno del catalogo di Corsi Design, riafferma uno dei concetti chiave di Pesce,
Chi fa diventa artista
ponendo l’accento sulla libera scelta dell’artigiano di interpretare e valorizzare il disegno originale del designer. L’arte sublime spesso sorge dalla sperimentazione e dalla curiosità. Qual è la vera essenza dei materiali che possiamo sfruttare nel design? Gaetano Pesce non smette mai d’indagare tale domanda. Il suo lavoro con Fish Design testimonia un vigoroso impegno verso l’innovazione tecnologica. Lontano dalle scelte convenzionali, Pesce esplora resine, schiume e altre materie prime, conferendo alle sue creazioni una dinamicità inaspettata. Tali materiali, apparentemente semplici, si trasformano, dando vita a opere uniche, capaci di trasmettere profondi messaggi estetici e culturali.
Che cosa rende davvero unico il design di Pesce? La risposta risiede nella filosofia che vede l’imperfezione come un’opportunità anziché un difetto. Fish Design non è semplicemente una collezione di oggetti, ma un movimento che ribadisce il valore estetico dell’irregolarità e della dissomiglianza.
L’utilizzo della resina per la realizzazione dei manufatti non è casuale: il materiale svela talvolta piccole bolle, evocando i vetri veneziani del Settecento. In questo modo, imperfezioni o dettagli distintivi a seconda di come li si voglia interpretare, rendono l’oggetto irripetibile, grazie alle mani del creatore che lo rende unico.
In questo modo si dimentica il disegno iniziale per lasciare libera e spontanea espressione alla materia. Il fatto di essere realizzato a mano, seguendo con precisione e dovizia di particolari la tecnica artigianale, permette di configurare ogni singolo oggetto uno diverso dall’alto, recando così la firma assolutamente personalizzata e distinta dell’autore.

La scelta di democratizzare l’arte
Nelle intenzioni dei creatori vi è quello di rendere Fish Design un progetto di democratizzazione dell’arte: la modalità è la realizzazione di ogni pezzo in modo originale ed irripetibile.
Parallelamente, la collezione ha intrapreso un percorso di diffusione sempre più inclusiva, passando dalle gallerie e dai musei a una rete estesa di negozi e distributori, fino a raggiungere direttamente gli acquirenti finali: persone che la scoprono e la scelgono per sé. Questo processo ha concretizzato il desiderio di Gaetano Pesce, condiviso da molti designer, di rendere i propri prodotti accessibili a un pubblico più ampio, superando l’esclusività inizialmente riservata a un’élite.
Oggi, la collezione si distingue per una divulgazione capillare e trasversale, preservando i principi fondanti espressi nel Manifesto d’intenti originale, ovvero
parlare di unicità come evoluzione dallo standard. Di umanità del difetto, della sua bellezza, di gioia, di tattilità, di sensualità, di simpatia, di elasticità, di colore, di femminilità, di innovazione
oltre a
offrire più calore, buon umore, più affezione agli spazi che ospitano la nostra vita.
Fish Design, la collezione: immagini e foto

