Effetto città: la scommessa di Manifattura Tabacchi
Continua il progetto di rigenerazione di Manifattura Tabacchi, già distretto simbolo della rinascita urbana di Firenze, dove architettura, innovazione e cultura stanno generando un quartiere contemporaneo, dinamico e inclusivo.

Dove dal 1940, in zona Cascine, sorgeva il moderno complesso industriale della Nuova Manifattura Tabacchi di Firenze, a firma del noto ingegnere e architetto Pier Luigi Nervi, ora c’è una sorta di quartiere in progress nato da un processo di riqualificazione urbana iniziato nel 2018 e completato per un 70%.
Si è da poco concluso il restauro dell’aulica facciata curvilinea d’ingresso, arricchita da bassorilievi con la scritta del luogo, ma oltrepassata questa soglia l’espressione ricorrente rivela la sorpresa di trovarsi immersi in spazi e atmosfere fortemente up to date, così si esclama: “sembra di stare a New York!”.

Un importante processo di riqualificazione urbana

Un effetto città suggerito anche dalla possibilità di perdersi e incontrarsi lungo le strade ricavate tra gli edifici, persino passeggiando sopra l’edificio centrale trasformato in un rigoglioso giardino pensile dal paesaggista Antonio Perazzi, con la toponomastica delle vie e delle piazze che omaggia le operaie. Perché prima la cittadella era abitata da oltre mille operai impegnati nel confezionare i prodotti da fumo come testimonia il cosiddetto Caveau dove si è racchiusa l’identità storica con i macchinari, i serramenti, gli oggetti e i materiali rinvenuti durante i lavori.
Quindi la memoria, il presente, e il futuro, come si vedrà. Oggi come un tempo il progetto della nuova manifattura riveste un ruolo di fondamentale importanza per l’economia, l’urbanistica e la vita sociale di Firenze. Si tratta infatti di uno dei principali progetti di rigenerazione urbana in Italia: ben sedici edifici su un masterplan di 110.000 mq, per creare un articolato mix funzionale tra luoghi di lavoro, socialità, shopping, ospitalità, cura e cultura.

Coinvolti da subito diversi noti progettisti, tra cui Sanaa (premio Pritzker) che ne aveva pensato l’iniziale piano, lo studio fiorentino q-bic, lo studio Piuarch, lo Studio Urquiola, Quincoces Dragò & Partners e Aut-Aut Architettura – tutti impegnati a valorizzare l’architettura industriale originaria, riducendo al minimo le demolizioni e rielaborando gli edifici in chiave efficiente e sostenibile.
La riqualificazione ha fatto sorgere un nuovo distretto creativo e produttivo, completamente pedonale, che accoglie residenti e lavoratori, studenti e viaggiatori, artisti e creativi, come parte di una comunità. Del resto, è in linea con la storia sociale del luogo che, ricorda la CEO Roberta Pasinetti:
si attesta come un progetto etico già dai suoi inizi, con la bonifica dei terreni e la prima riqualificazione (con la presenza di edifici pubblici come il teatro e un asilo) e poi gli spazi privati a servizi del pubblico. Oggi possiamo vederla anche una comunità energetica, basti pensare che durante la riqualificazione attuale i mattoni della ex manifattura sono stati smontati e ripuliti per essere riusati
La Factory: il cuore pulsante del quartiere
Nell’aprile 2023 è stata inaugurata la Factory, il cuore del complesso estesa su una superficie totale di oltre 21.000 mq, con spazi retail e ristorazione, espositivi e multifunzionali oltre alle aree pubbliche. Nel tempo si è qualificata come un polo innovativo dedicato anche ai makers contemporanei – nei vari negozi, insieme a un designer ci si può confezionare il proprio abito, un gioiello unico o un cappello su misura – con un calendario di eventi e attività.
Il giugno scorso ha aperto aparto Florence Manifattura, un ostello con 136 posti letto per viaggiatori e al tempo stesso una residenza per studenti provenienti da tutto il mondo. Come quelli di Polimoda, nota scuola per formare i futuri fashion designer, che è stata la prima realtà a insediarsi con il Manifattura Campus mentre è prevista l’apertura della nuova biblioteca (oltre 29.000 volumi, riviste specializzate, video e lookbook) nell’edificio con il tetto piantumato, ora spazio espositivo.

Le residenze: un progetto integrato per l’abitare

Dal 2022, Manifattura Tabacchi ha intrapreso un importante sviluppo residenziale, con i nuovi appartamenti ricavati all’interno degli edifici storici ora denominati Anilla e Puro, già completati e abitati, e Zenit, attualmente in fase di riqualificazione.
Con Anilla, Studio Patricia Urquiola ha trasformato un’architettura degli anni Trenta in un building residenziale di pregio dalla forte identità storica e architettonica. Mentre Puro, realizzato dallo studio q-bic, ospita appartamenti e loft dallo stile industriale in un edificio degli anni Venti. La comunità dei residenti comprende famiglie e giovani professionisti provenienti non solo dalla città, oltre a numerosi cittadini internazionali.

Zenit, a firma dello studio Quincoces Dragò & Partners, accoglierà a partire dall’estate prossima 34 nuove unità abitative nell’edificio storico di accesso al quartiere, dove gli appartamenti valorizzeranno le caratteristiche originali del luogo a partire dalla selezione dei materiali e i colori ispirati alle calde sfumature del tabacco. Oltre a offrire, nei piani alti, impagabili viste panoramiche sulla città storica all’orizzonte.

E a completamento del 70% della rigenerazione si annunciano le ultime novità, tra cui il Medical Center di SYNLAB, aperto a settembre, il più grande d’Italia, e lo sviluppo di Futura, l’edificio residenziale di nuova costruzione da ultimare entro il 2027.
Quest’ultimo, firmato dallo studio internazionale Piuarch in collaborazione con q-bic, prevede 98 appartamenti dotati di terrazze loggiate distribuiti su nove piani, “i cui pieni e vuoti omaggiano gli stilemi dell’ex fabbrica”, come ricorda l’architetto e socio Gino Garbellini. Per offrire spazi su misura oltre all’uso esclusivo di diversi servizi inclusi come una pet room per la cura degli animali domestici, un bike lab attrezzato, un’area fitness. Sarà inoltre il primo edificio residenziale abbinato per l’interior design al progetto di Milano Contract District. Oltre a questo edificio Piuarch seguirà la riqualificazione del Teatro Puccini e lo sviluppo di un edificio più piccolo al centro di un interessante progetto di social housing.






