Il Salone Nautico di Genova si conferma la grande vetrina del Made in Italy
La 65ª edizione del Salone Nautico Internazionale, a Genova dal 18 al 23 settembre, si è chiusa con un bilancio positivo dopo sei giornate che ne hanno confermato la centralità dell’appuntamento nel panorama mondiale della nautica.

Secondo il report The State of the Art of the Global Yachting Market 2025 Edition, presentato da Deloitte in collaborazione con Confindustria Nautica dopo il 2023, anno da record per la cantieristica nautica mondiale, il 2024 è stato segnato da una stabilizzazione della crescita con qualche contrazione. Tranne per il segmento premium e dei grandi yacht, così dopo un 2025 in rallentamento, anche a causa delle incertezze dei dazi, si prevede una ripresa per il prossimo biennio che passa proprio da questo tipo di natanti.
Genova rimane comunque il luogo in cui il mondo della nautica può esprimere al meglio le diverse eccellenze: dal design all’arredamento, dal mobile all’abbigliamento, fino alle più avanzate tecnologie.

E come ogni anno in concomitanza con il Salone si sono conferiti i riconoscimenti della sesta edizione del Design Innovation Award, esteso a dieci categorie oltre a tre premi speciali e due menzioni d’onore. I vincitori sono stati individuati da una giuria indipendente, composta da esperti internazionali nei campi della nautica, del design e della cultura, presieduta quest’anno da Walter De Silva, conclamato nome del trasportation design.
La seduzione classica della vela
È l’Oceanis 52 dei cantieri Beneteau (designer Biscontini Yacht Design e Nauta Design) a guadagnare il premio per le grandi imbarcazioni a vela (siamo oltre i 14 metri) per la sua “qualità costruttiva con soluzioni innovative nel layout interno e di coperta integrate in un prodotto di grande serie”.

Linee classiche aggiornate per il debutto dell’Y37 di Italia Yachts, che arricchisce la sua flotta con un vero cruiser oceanico per traversate e regate. Si distingue per la poppa dritta con tender garage e la prua con delfiniera attrezzata. La sua configurazione interna, studiata da Arbore&Partners, è interessante perché separa gli spazi dedicati alla crociera da quelli penasti per la conduzione a vela. Qui ogni dettaglio è calibrato per consentire di navigare anche in equipaggio ridotto, con la barca completamente invelata.
Lo Stem Marine 50 è pensato per il giro del mondo e nel suo concept progettuale la polifunzionalità, anche negli arredi, è stata osservata con attenzione. L’hard top a scomparsa, per esempio, ha una triplice funzione: offre riparo, alloggia i pannelli solari e gli shed per la ventilazione quando chiuso. Negli interni torna la memoria del tavolo da carteggio tipico delle barche oceaniche; ci sono tre scenari di luce e gli stipetti della cucina sono ispirati alle cappelliere degli aerei con capacità di carico fino a venti kg. Tra i suoi plus: nel bagno l’armadio delle cerate è integrato nella doccia.

Le nuove imbarcazioni a motore

Per questa categoria è l’icona di Cantiere del Pardo (Exterior Designer: Nauta Design + Zuccheri Yacht Design – Interior Designer: Nauta Design – Naval Architect: Zuccheri Yacht Design) a distinguersi con il New Pardo 43 per il suo “equilibrio indiscutibile tra eleganza e sportività, realizzato con altissima qualità costruttiva”.
Si tratta di fatto di un restyling ma dalle soluzioni rinnovate: sono state introdotte le finestrature a scafo, è stato ridisegnato il prendisole di prua “a spoiler” trasformandolo anche in copri garage; è stata diminuita anche la vetroresina impiegata così come si è evoluto il sistema di domotica.
Il più piccolo N40 di Nassima Yacht (11,40 metri) convince per essere l’unica imbarcazione nel suo segmento a offrire la possibilità di trasformare mediante un pratico sistema scorrevole la dinette in un’ampia zona pranzo. I due fuoribordo sono in un gavone con un ampio prendisole.

Per le imbarcazioni a motore oltre 14 m LH viene premiato il Ferretti Yachts 800 (Exterior Designer: Filippo Salvetti – Interior Designer: Ideaeitalia – Naval Architect: Ing. Piero Ferrari + Engineering Department Ferretti Group) per la “grande coerenza estetica, progettuale ed esecutiva per una imbarcazione dall’identità decisa votata al reale utilizzo”.
Tra le sue caratteristiche più innovative troviamo le ampie vetrate che garantiscono una vista ininterrotta tra interni ed esterni, con la possibilità di inserire una porta scorrevole in salone sul lato di dritta, oltre alla perfetta separazione degli ambienti che assicura una privacy totale insieme all’ottimizzazione delle superfici esterne.

Il lavoro sugli interni di Ideaeitalia si è concentrato sulle scelte distributive e architettoniche, con particolare attenzione al main deck, dove un’analisi approfondita dei flussi di movimento ha portato all’apertura della cucina non solo verso il disimpegno principale, ma anche verso la zona plancia, con l’introduzione di una nuova concezione nella separazione dei percorsi tra equipaggio e ospiti.
Il ponte superiore ha un’area che supera in termini di dimensioni la media della categoria: sul lato di dritta si trova una zona pranzo all’aperto con tavolo, mentre sul lato di sinistra è presente un mobile bar con sgabelli opzionali. Gli arredi freestanding come sedie o pouf sono firmati da Talenti.
A bordo dei superyacht

Per pochi, ma sognare non costa nulla. Il segmento dei cosiddetti superyacht che vede la new entry di Sanlorenzo SL110A (33,50 metri) del cantiere Sanlorenzo, varato lo scorso luglio, con la sua organizzazione asimmetrica dei ponti, con cui il Cantiere ha rivoluzionato il mondo dello yachting, e la innovativa prua organizzata come una vera e propria terrazza sul mare, completa di divani integrati e piscina. L’esterno è di Zuccon International Project mentre l’Interior Design, dai toni più chiari del solito, di Lissoni&Partners premiato per “l’ulteriore conferma di una capacità di innovare la distribuzione degli spazi di bordo, abbinata alla continua ricerca nei materiali e finiture”.
Decisamente interessante per i suoi interni anche il nuovo Grande Trideck di Azimut i cui esterni sono di Alberto Mancini mentre è lo studio milanese m2atelier, alla prima collaborazione con il cantiere, a introdurre a bordo un linguaggio stilistico rinnovato all’insegna di ciò che definiscono Barefoot Luxury ovvero un lusso un po’ informale.

Il layout si basa sull’idea di un flusso continuo, senza interruzioni, che asseconda la vita a bordo e gli spostamenti: anche la zona superiore è completamente apribile per rinforzare la convivialità a bordo. Si tratta del primo modello con ponte superiore walk around, completamente attraversabile, da integrare a piacere con una piccola piscina. Gli arredi sono realizzati su misura da Giorgetti su disegno di m2atelier come il grande tavolo da pranzo, dalla forma a plettro, fulcro della zona giorno.
Il Salone Nautico di Genova si conferma la grande vetrina del Made in Italy: foto e immagini












