Quell’inimitabile stile francese in un hotel dal lusso sussurrato in Costa Azzurra
Dopo una lunga ristrutturazione, questa primavera Villa Miraé ha aperto i battenti accogliendo gli ospiti in un’atmosfera che è un’ode ai colori della riviera francese e all’esprit della Vie Douce.

L’eleganza di Cap d’Antibes non ha bisogno di presentazioni. Quel piacevole mix di paesaggio, calette nascoste, storia e architettura la rende da sempre una destinazione piacevolissima ed esclusiva. Da questa primavera, la cittadina offre un nuovo indirizzo hospitality da non perdere: l’Hôtel Villa Miraé, un tempo noto come Impérial Garoupe, completamente rivisitato dopo diciotto mesi di ristrutturazione.
Acquisita nel 2023 dal prestigioso gruppo francese Inwood Hotels, questa dimora Relais & Châteaux a cinque stelle è stata reinterpretata da Oscar Lucien Ono, interior designer e decorator nonché fondatore della Maison Numéro 20, con un intervento che va oltre il semplice restyling.

Ono, infatti, ha saputo infondere nuovo fascino a questa antica villa, rispettandone lo spirito originario e il legame con la natura circostante. Ne è derivato un hotel dal lusso sussurrato, dove i colori pastello più delicati tingono con raffinatezza materiali naturali e pezzi di artigianato artistico.
Ciò che mi muove è creare luoghi che raccontino una storia, dove si percepisca l’impronta della mano, il passare del tempo e la presenza della bellezza
Dopo aver avviato la sua carriera tra Parigi e Londra, Oscar Lucien Ono ha fondato Maison Numéro 20 nel 2014, uno studio di architettura e decorazione d’interni con sede nel cuore di Saint-Germain-des-Prés. Portavoce del più puro stile chic francese, lavora sia in Francia sia all’estero, occupandosi di progetti che spaziano da residenze private a hotel di lusso, ristoranti e boutique.
La sua visione, colta e sensoriale, si traduce in un linguaggio architettonico che crea un dialogo coerente tra memoria e contemporaneità. Ogni progetto è articolato attraverso l’attenta composizione di luce e materia, in contrasti e finiture calibrati con meticolosa attenzione. Gli spazi prendono la forma di racconti costruiti, dove ogni dettaglio contribuisce alla definizione dell’atmosfera e la luce è strumento progettuale che valorizza geometrie, texture e volumi.
Nel caso di Villa Miraé, l’interior designer ha riunito un ensemble di talenti, trasformando l’hotel in una galleria di opere d’arte funzionali: nomi del calibro del pittore decoratore Antonin Lamotte o dello studio Friul Mosaïque, che ha curato l’imponente installazione musiva nella reception.
Le fragranze floreali di un giardino estivo, il calore avvolgente del sole del Mediterraneo e la fresca schiuma del mare sono gli elementi che hanno ispirato il concept, tradotti in una palette cromatica che gioca sui toni ocra, blu e verde.

La reception accoglie gli ospiti in un’atmosfera di assoluto relax: un tappeto di Lelièvre dalla texture invitante, poltrone di Popus Editions intrecciate che sfidano la gravità, panche imbottite del brand francese di tessuti Nobilis che promettono comfort, a cui si aggiungono lanterne in bronzo e lino, realizzate in Italia su disegno di Maison Numéro 20. Sopra il bancone della reception, un soffitto dalle delicate tonalità dorate evoca il cielo soleggiato della riviera, mentre un mosaico su misura, frutto della collaborazione tra Antonin Lamotte e Friul Mosaïque, decora la parete retrostante. Poltrone in rattan bianco di Maison Numéro 20 e lampade in vetro di Murano aggiungono quel tocco sofisticato tutto francese.
L’intimità di poche stanze

Le camere sono in tutto 35, incluse otto suite, ciascuna dotata di una terrazza privata che si apre su un panorama mozzafiato. I mobili e i tappeti, sempre firmati Maison Numéro 20, sono abbinati ad accessori che richiamano lo stile mediterraneo, come le lampade da comodino e le applique in ceramica, realizzate appositamente per l’hotel.
Angoli di confort

Il bar evoca il tema del mare, con sfumature di blu alternate a mosaici dalle tonalità dorate che riflettono la luce, mentre un tappeto dalle linee ondulate ricorda il ritmo lento e ipnotico delle onde.

L’Herbarium, che si affaccia sul cortile interno, è il luogo ideale per la colazione, immerso in un’atmosfera ispirata al giardino. Grandi tele ricamate con motivi di erba selvatica, dipinte da Antonin Lamotte, decorano le pareti illuminate da applique in ceramica di Maison Paradis.
Il patio, arredato con gli eleganti elementi in ferro battuto di Tectona e ombreggiato da ulivi secolari, offre un angolo di tranquillità sotto gli ombrelloni.
La cucina tre stelle Michelin si fa in due

L’offerta culinaria di Villa Miraé è firmata dallo chef tre stelle Michelin Mauro Colagreco. Due ristoranti distinti ne raccontano la visione, ognuno con le proprie peculiarità e un design pensato su misura.
Amarines, il ristorante gourmet aperto la sera, è ricco di suggestioni che richiamano il mare. Il soffitto in cemento dipinto a mano progettato da Maison Numéro 20 è impreziosito da motivi geometrici circolari ripetuti che scandiscono un ritmo placido e regolare. Le grandi appliques che illuminano la sala, realizzate in vetro di Murano, richiamano la forma di ricci marini. Sul tappeto a pavimento, infine, si mescolano nuance azzurre e dorate a imitare i riflessi di luce sulle onde.

Miraé, aperto tutto il giorno, invita a gustare i sapori della Riviera francese e italiana, con un menu che celebra le tradizioni culinarie locali in un ambiente morbido e luminoso. Immersa nella luce del sole e affacciata sull’azzurro della piscina, la terrazza rinnova lo spirito della Vie Douce.