Salva Casa, ok a mini case e microlocali: le nuove norme
Decreto Salva Casa, via libera all’emendamento che prevede la revisione dei requisiti di abitabilità: le mini abitazioni con un’altezza di 2,40 metri e una superficie di 28 metri quadri saranno abitabili. Ecco cosa prevedono le nuove norme sulle mini case. In arrivo anche le semplificazioni sui cambi di destinazione e sul recupero dei sottotetti.

Le cosiddette mini case con un’altezza di 2,40 metri e con una superficie di 28 metri quadri per due persone e di 20 metri quadri per una saranno abitabili: è quanto previsto dall’emendamento della Lega che punta a modificare i requisiti minimi per l’abitabilità. La Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati ha dato il via libera al testo che supera il regolamento di igiene degli anni Settanta.
Una bella vittoria della Lega, una promessa mantenuta. Una misura che rimette sul mercato numerosi appartamenti andando incontro alle necessità di studenti e lavoratori – specialmente nelle grandi città – oltre a favorire la riduzione del consumo del suolo
, è il commento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Dunque, anche una mansarda ricavata da un sottotetto o un lavatoio potrebbe ricevere il requisito di abitabilità.
Salva Casa, via libera a mini case e microlocali

Ricapitolando, cambiano i requisiti di abitabilità che attualmente vengono riconosciuti quando la superficie degli spazi è pari a 28 metri quadrati per una persona o a 38 per due persone. L’emendamento, ora, prevede che si passi da 28 metri quadri a 20, in presenza di un monolocale abitato da una sola persona (38 metri quadrati scendono a 28 in caso di due persone). Per quanto concerne l’altezza minima interna, passerà da 2,70 a 2,40 metri.
Altra importante novità riguarda le semplificazioni sul cambio di destinazione d’uso per uffici e negozi che si trovano al piano terra, nei casi in cui siano ammessi dalla legislazione regionale. Previste anche semplificazione sui sottotetti “il cui recupero sarà ammesso anche senza la possibilità di mantenere il rispetto delle distanze minime tra edifici e dei confini”.
Salva Casa, per i 5 Stelle “è un condono tombale”
Altro che finestrella, cameretta o verandina, come dice Salvini: l’iter in commissione del dl Salva-Casa sta trasformando il provvedimento in un condono tombale. Il superamento della doppia conformità non vale più per le piccole difformità, ma anche per le variazioni essenziali. La tutela degli immobili vincolati è di fatto annullata: si possono sanare nuovi superfici o volumi anche senza autorizzazione paesaggistica. Non solo. Aumento consistente di cubature, modifiche sostanziali dei parametri urbanistici, violazione delle norme vigenti in edilizia antisismica: queste sono le variazioni essenziali incluse dal governo Meloni, che di fatto trasformano il decreto in un condono sfacciato.
Un’escalation quella delle destre, partita ieri con i primi emendamenti che hanno allargato sensibilmente le maglie dei cambi di destinazione d’uso, rendendoli sostanzialmente possibili sempre e comunque. E non parliamo poi delle case “dei puffi”: se sei single d’ora in avanti puoi vivere anche in 20 metriquadrati, praticamente il box di un cavallo. E con il “Salva-Milano”, ci prepariamo a vedere la ciliegina marcia su una torta disgustosa
, così in una nota il vicecapogruppo M5s alla camera Agostino Santillo.