I divani curvy, decisamente up to date
Prendendo spunto dalla moda che ha da tempo sdoganato il plus size, anche nel design assistiamo al fenomeno dell’ove, soprattutto per quanto riguarda gli imbottiti. Sinuosi e accoglienti, i divani curvy abbracciano lo spazio e le persone, invitano al relax, all’abbandono e alla conversazione in un gesto di accoglienza

Con una vena green


Appartenente alla collezione Sounds dell’azienda BertO, John B porta la firma di Castello Lagravinese Studio. Adatto per interni ed esterni, ha struttura in acciaio inox verniciato a polvere goffrata epossidica che ne aumenta la flessibilità e la resistenza agli agenti corrosivi. Forte la vena green nei materiali dei cuscini: nella seduta sono in poliuretano espanso a quote differenziate con rivestimento in cotone accoppiato, abbinato a una fodera in tessuto idrorepellente vetro liquido, certificato ecocompatibile. Mentre nello schienale hanno imbottiture in microflock proveniente dal riuso di bottiglie pet, rivestite con fodera in cotone e fodera in tessuto idrorepellente vetro liquido, certificato eco-circolare.
Divani dalle linee curve sono già presenti nel dopoguerra, spesso sfidando il razionalismo dominante. Ne è esempio il famoso Serpentine, attualissimo nelle forme, disegnato nel 1950 da Vladimir Kagan, soprannominato ‘re dei sofà’, pensato per essere collocato a centro stanza e accogliere più persone.
Osaka cambia vestito

Osaka, il divano che Pierre Paulin progettò nel 1967 per laCividina e scelto per l’Esposizione Internazionale di Osaka del 1970, è stato rieditato dal brand nel 2013. Mentre il designer francese aveva optato per un tessuto stretch, per il decimo anniversario Osaka indossa il tessuto Arda dell’azienda danese Kvadrat, prodotto con tecniche green, che riducono il consumo di acqua fino al 95%, ispirato al progetto ‘Design by Nature’ dello studio svedese Front. Caratterizzato da linee sinuose e organiche, è formato da tre elementi e unito da una particolare struttura in acciaio che consente di realizzare le curvature desiderate.
Quasi un sentiero di ciottoli


Elementi modulari componibili di diverse forme e dimensioni compongono Pasticca, disegnato da Piero Lissoni per Living Divani, il cui assemblaggio avviene tramite appositi ganci. La struttura è in multistrati di legno, il rivestimento in tessuto o pelle, interamente sfoderabile tramite velcro a strappo.
Un progetto couture


Torii Bold, disegnato da Nendo per Minotti, si contraddistingue per il contrasto tra gli importanti volumi morbidamente stondati delle parti imbottite e la leggerezza della struttura della base in metallo. Lo schienale, di spessore esile, è ritmato da trapuntature a doghe verticali e da un piping, in ecopelle o econabuk, che disegna il perimetro dell’imbottitura. I piedini, impreziositi da un piccolo bottone-gioiello, conservano il gioco di incastri tra elementi verticali e orizzontali ispirato ai dettagli costruttivi tipici della tradizione giapponese (Torii è il portale d’ingresso dei santuari shintoisti giapponesi). Il divano conserva la silhouette dolcemente curvilinea sia nella dimensione small, sia in quella large, entrambe disponibili anche nella variante a penisola.
Un nido accogliente


È progettato dal designer canadese Jai Jalan, il divano tondo Lacoon di Désirée, che sembra una maxipoltrona a forma di nido accogliente, in cui abbandonarsi tra cuscini soffici e avvolgenti. Rivestito in pelle o tessuto e completamente sfoderabile, ha struttura in legno massello e metallo e base in metallo.
Ispirato alla capitale nipponica


Proporzioni morbide e generose per il sistema di sedute Tokio, disegnato da Claesson Koivisto Rune per Arflex e ispirato alla città giapponese. Il divano è appena sollevato da terra, il che gli conferisce un andamento fluttuante. Tante le possibilità di combinazioni: free-standing a centro stanza, come isola, vive anche in una configurazione più tradizionale. Tavolini e contenitori completano la collezione.
Un divano in movimento


Silvana Angeletti e Daniele Ruzza, i designer di Bordone per MyHome Collection hanno inserito nella struttura elementi ruotanti e interscambiabili, permettendo di modulare il divano secondo le diverse necessità, evidenziandone la multifunzionalità, che ne costituisce l’aspetto distintivo e lo rende unico nel panorama degli imbottiti. Dalle linee arrotondate e avvolgenti, è disponibile nella versione sospesa o nella versione a terra.
Di dimensioni contenute

Grazie alle sue dimensioni contenute – 118×123 cm – il divano rotondo Dita di Maison du Monde, si inserisce facilmente in qualsiasi ambiente. Con struttura in legno di pino e compensato, ha rivestimento in velluto 100% cotone ed è disponibile nei colori: blu petrolio, grigio, senape.
Più che semplicemente green


È firmato da Elena Salmistraro il divano componibile Grumetto di Busnelli. Il basamento che sporge oltre la seduta, lo schienale che disegna un’accogliente linea curva, il tavolino che sporge dalla superficie, richiamano l’idea di un gioiello che si compone di elementi preziosi. 12 sono i moduli disponibili, che possono essere combinati tra loro o ‘vivere’ singolarmente, accessoriabili e sfoderabili sia nella versione in tessuto, sia in quella in pelle. Grumetto è un prodotto cradle to cradle, completamente disassemblabile, rivestito con tessuto ottenuto da PET riciclato. Il che permette lo smaltimento, a fine vita, di tutti i suoi componenti.
Per un momento di relax


Il designer spagnolo Enrique Martì ha disegnato Splash per Natuzzi Italia. I volumi semplici e le linee essenziali delle forme offrono una sensazione di relax che ricorda il movimento dell’acqua.
Splash vuole far rivivere lo scorrere dell’acqua, con le sue forme organiche, capricciose, plasmate da un caso non arbitrario, da mani invisibili che non lasciano nulla al caso, da una madre che tutto determina misteriosamente: la Natura,
racconta il designer. A completare la collezione, il coffe table, disponibile in varie dimensioni.
I divani curvy, decisamente up to date: foto e immagini