Art Hotel, soggiorni da sogno tra opere d’arte
Pareti con murales di street artists, ingressi e lobby ‘impreziositi’ da sculture, spazi comuni trasformati in mostre permanenti di arte contemporanea e mobili ‘firmati’ da noti designers: sono gli ingredienti per fare di un hotel, un art hotel.

- Come un museo in una splendida villa del ‘500
- Casa Baglioni Milano celebra le avanguardie meneghine anni ‘60
- Muraless Art Hotel: un tempio della street art
- NYX Hotel di Milano, ispirato alla cultura di strada
- Perfetta armonia tra rigore giapponese e vivacità napoletana
- Art Hotel, soggiorni da sogno tra opere d’arte: foto e immagini
Come un museo in una splendida villa del ‘500

Fin dall’inizio concepito come galleria d’arte contemporanea dal titolare e collezionista Dino Facchini che, insieme all’architetto Alessandro Mendini, ha trovato un favoloso connubio tra il fascino di una villa veneta del ‘500 e l’arte contemporanea, il Byblos Art Hotel Villa Amistà raccoglie al suo interno le opere di artisti di fama internazionale come Philippe Starck, Marc Quinn, Anish Kapoor, Damien Hirst, Halley, Sandro Chia, Luigi Ontani, Arnaldo Pomodoro, Robert Indiana.
Una nobile magione di eccezionale bellezza che si pone come meta esclusiva da visitare al pari di un importante museo.



Casa Baglioni Milano celebra le avanguardie meneghine anni ‘60

A firma dello studio Spagnuolo & Partners, Casa Baglioni a Milano è il nuovo boutique hotel di Baglioni Hotels & Resorts, in cui arte e design dialogano in ogni ambiente, ispirati dal fermento artistico e culturale della Milano degli anni ‘60.
Si respira arte in ogni angolo. In collaborazione con Stefano Cecchi Trust Collection – Fondo per l’arte sono state selezionate opere d’arte di grandi artisti italiani e internazionali, come Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Carla Accardi, Hans Hartung, Christo, che impreziosiscono i diversi spazi.
Il richiamo all’arte è presente anche nei tappeti che si ispirano alle opere di Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, nei soffitti delle camere e i pavimenti del ristorante dai disegni geometrici e ai colori anni’60 usati da Gio Ponti, nelle lampade delle camere e dei bagni che richiamano le sculture di Fausto Melotti. Così come nel grande lampadario di Panzeri all’ingresso, disegnato dallo stesso studio di architettura, che prendendo spunto dalla struttura al neon di Lucio Fontana esposta al Museo del ‘900 in Piazza Duomo.


Muraless Art Hotel: un tempio della street art

Il Muraless Art Hotel a 8 km dal centro di Verona, nasce dal sogno di Gianmaria Villa di ridare vita all’ex Hotel Cristallo, avviando una radicale riqualificazione nel segno del linguaggio e dei caratteri espressivi dell’arte, per esaltare l’eccellenza italiana. Il progetto è stato curato dalla critica d’arte Chiara Canali, con la collaborazione della galleria milanese Deodato Arte e ha coinvolto 50 street artists di fama nazionale e internazionale per dipingere murales sulla facciata esterna, negli spazi comuni e sulle pareti delle 94 stanze – che risultano una diversa dall’altra -. Il fil rouge è la rappresentazione delle eccellenze italiane nei diversi settori: vino, lirica, cinema, motori, arte, architettura, design, storia, scienza, cibo, moda e musica. L’obiettivo?
Puntare a essere un vero e proprio tempio a 360° della street art: un museo dedicato all’arte urbana e ai principali suoi protagonisti italiani,
spiegano gli organizzatori.

Muraless vanta opere dei principali writer nazionali e internazionali, compreso Thierry Guetta, in arte Mr. Brainwash, che ha realizzato un enorme murale sulla facciata – circa 1000 mq – la prima opera murale in Italia dell’artista americano di origine francese.
L’obiettivo era quello di creare un nuovo concept di Art Hotel, la cui sfida maggiore è stata proprio quella di ridimensionare l’intervento della street art a una scala progettuale diversa, nelle forme del site-specific e nelle dimensioni del piccolo e medio muralismo, offrendo uno storytelling adeguato per gli spazi interni e le dimensioni abitative dell’hotellerie, i cui messaggi sono facilmente interpretabili anche da chi non possiede una specifica conoscenza di tecniche e codici dell’Urban Art.


NYX Hotel di Milano, ispirato alla cultura di strada

Un po’ hotel, un po’ museo, un po’ tempio della cultura di strada a 360°: questo è NYX Hotel di Milano, struttura del gruppo Leonardo Hotels a due passi dalla Stazione Centrale. Ogni piano si presenta come una vera e propria galleria dedicata alla street art più d’avanguardia: dalle sculture degli Urbansolid all’ingresso, ai graffiti 3D firmati da Yama11, Peeta e Joys della EAD Crew, fino alla parete dell’ultimo piano in cui domina l’arte figurativa di Neve, che si affaccia su uno spettacolare panorama della città.



Perfetta armonia tra rigore giapponese e vivacità napoletana

A Napoli, nello storico ex Palazzo Lauro, nel Romeo Hotel, progettato dal prestigioso studio giapponese Kenzo Tange & Associates, spiccano i contrasti apparenti che trovano armonia secondo scelte precise: il rigore giapponese e la vivacità napoletana, la modernità della struttura e il legame con il territorio celebrato con le opere di artisti napoletani, che regalano uno sguardo originale e non scontato sulla città, importanti pezzi di antiquariato e altre espressioni di arte contemporanea site specific. La collezione d’arte antica e contemporanea impreziosisce la lobby e le parti comuni con opere di grande valore, da una collezione privata, tra cui quadri di Schifano, una magnifica vista del Vesuvio e una primavera, due antiche armature giapponesi del periodo Edo che ornano l’ingresso del ristorante fusion giapponese ‘Romeo Bar’, e altre opere dedicate espressamente all’Hotel dall’artista napoletano Francesco Clemente, celebre a New York, che si accompagnano a quelle di Mimmo Paladino, Renato Guttuso, Handy Warhol, Marc Chagall, Sergio Fermariello…



