Smartphone più longevi, resistenti e riparabili: la UE detta le nuove regole
Per favorire l’ecodesign di smartphone e tablet, l’UE detta le nuove norme che riguarderanno la loro etichettatura energetica. Tutti i produttori dovranno adeguarsi alle disposizioni. Lo scopo? Il risparmio energetico naturalmente e, di conseguenza, un maggiore rispetto per l’ambiente.

Ormai siamo talmente abituati ad usarli, se non a volte addirittura un po’ dipendenti da loro, che neanche riusciamo più ad immaginarci senza smartphone e tablet. Utili sono utili in effetti, ma come per qualsiasi altra cosa al mondo, nessuna esclusa, non è tutto oro ciò che riluce ed anche i nostri mezzi tecnologici preferiti presentano risvolti negativi.
Per quanto concerne gli smartphone e i tablet, nello specifico, essi riguardano essenzialmente l’impatto ambientale, oggettivamente piuttosto importante. I telefonini consumano energia ed inquinano, e neanche poco. Vista la crescente attenzione ai temi ambientali, l’UE ha deciso di intervenire. Ecco le novità.
Cosa dice il nuovo regolamento delegato della UE

La Commissione Europea ha proposto un nuovo regolamento delegato al fine di implementare le norme sull’ecodesign e il piano d’azione sull’economia circolare. Smartphone e tablet dovranno essere più longevi, più efficienti e riparabili.
Cosa cambia
Probabilmente ve lo state chiedendo anche voi: cosa cambia in concreto?
Risparmio energetico nei processi produttivi
Il primo impatto positivo riguarda l’energia spesa nei processi produttivi, con un risparmio pari a quasi 14 terawattora di energia primaria in un anno entro il 2030. Rispetto ad oggi si tratta di un taglio pari al 30%, il che non è poco.
Uso di materie prime critiche e riciclo
Le nuove regole stabilite dall’Europa non si limitano a ridurre l’energia e i costi di produzione, ma guardano oltre.
Fra gli scopi principali infatti, c’è anche quello di ottimizzare l’utilizzo di materie prime critiche e di facilitarne, al contempo, il riciclo. E’ evidente quanto ciò sia significativo sotto l’aspetto strettamente legato all’inquinamento e allo smaltimento dei rifiuti, soprattutto di quelli altamente contaminanti.
La nuova etichettatura energetica
Come anticipato, gli smartphone e i tablet saranno dotati di una etichettatura energetica che dovrà fornire informazioni chiare e dettagliate all’utente su alcuni parametri.
Essi riguardano l’efficienza, la longevità della batteria e la resistenza agli urti. Non solo: per la prima volta, sia sugli smartphone che sui tablet, sarà riportato un punteggio di riparabilità.
I nuovi standard
Le regole che i produttori dovranno rigorosamente rispettare non si esauriscono nell’elenco appena espresso. C’è dell’altro. Ci sono standard che non potranno eludere. Fra i più impostanti segnaliamo:
- le batterie dovranno essere in grado di sostenere non meno di 800 cicli di carica e scarica riuscendo a mantenere almeno l’80% dell’originaria capacità
- i pezzi di ricambio, per chi ripara questi oggetti, dovranno essere disponibili nell’arco di 5-7 giorni lavorativi, oltre che reperibili per ben 7 anni dopo il ritiro dal mercato
- il software infine, deve essere in grado di garantire aggiornamenti per non meno di 5 anni a partire dal momento del lancio sul mercato.
Quando entreranno in vigore le nuove misure
Quando queste norme diventeranno effettive? La procedura deve seguire un iter preciso, che richiede un tempo minimo da rispettare.
Ci sono due mesi per discutere la proposta e sollevare eventuali obiezioni, dopodiché si passerà ad un periodo di adattamento di 21 mesi prima dell’entrata in vigore vera e propria delle nuove regole.