Questa collezione di abiti è fantastica: minerali antichi per una linea 100% ecologica

Autore:
Tiziana Morganti
  • Giornalista
Tempo di lettura: 3 minuti

Per la sua Mineral il brand ha pensato di lasciarsi ispirare ad una tavolozza di colori unica ottenuta attraverso una serie di minerali antichi in un processo di tintura naturale che, oltretutto, ha un impatto ambientale trascurabile.

Una T-shirt tinta con i minerali naturali.
Photo by Vollebak

Il brand londinese Vollebak è noto per le sue imprese innovative. E questo vale sia che si tratti di abbigliamento sportivo realizzato per aiutare il sistema nervoso parasimpatico di chi lo indossa,  per la “felpa con cappuccio di Marte” con tasche antigravità o per la “collezione 100 anni”, composta da pezzi quasi indistruttibili realizzati per resistere a un secolo di usura. Come dice lo slogan di Vollebak, questi sono i vestiti dal futuro.

Un nuovo progetto, tuttavia, vede Steve e Nick Tidball, i fratelli gemelli che hanno fondato l’etichetta, scavare nel passato alla ricerca di materiali antichi per migliorare l’ultima collezione del marchio, rivelata da poco tempo. Intitolato Mineral, comprende capi che ottengono i loro colori unici da una serie di coloranti minerali naturali che risalgono all’era preistorica, vale a dire celadonite, ematite, ocra e suolo vulcanico.

Un progetto preistorico

Una felpa tinta con i minerali.
Photo by Vollebak

Rispetto ad alcuni dei complessi progetti ingegneristici di Vollebak, la collezione Mineral è caratterizzata dalla sua relativa facilità. Ogni capo, infatti, viene semplicemente lasciato riposare in un bagno di ciascun minerale, rendendo gli unici sottoprodotti sedimenti naturali e acqua.

Ciascuno dei vari minerali ha una ricca storia naturale e culturale. L’ematite rosso sangue, ad esempio, è la principale fonte di tutto il ferro sulla terra, la celadonite si forma quando la lava e l’acqua di mare si incontrano, mentre l’ocra è il pigmento più antico del mondo. Diversi sono stati usati dall’uomo preistorico per creare disegni e dipinti rupestri. Basti pensare che nel 2011 è stato scoperto uno schizzo astratto di 73.000 anni in Sud Africa, disegnato da un pastello ocra e considerato la prima opera pittorica nella storia umana.

Mentre Vollebak continua a cercare nuovi modi a basso impatto per tingere i vestiti, ci siamo rivolti agli strumenti di colorazione dell’uomo primitivo per la gamma “Mineral” utilizzando proprio minerali, rocce e terra. I minerali, ad esempio, non raccontano solo la storia della vita sulla Terra, ma anche quella del colore. E mentre potremmo pensare a uomini preistorici con pellicce scure e caverne ancora più scure, la loro tavolozza di colori reale non sembra essere assolutamente fuori luogo per le strade di Los Angeles o Stoccolma

afferma Steve Tidball, CEO e co-fondatore.

I colori

Uno dei minerali utilizzati per la tintura.
Photo by Vollebak

I colori, delicatamente resi, conferiscono a ogni capo, dalle felpe ai pantaloni della tuta e alle T-shirt realizzate in un misto di cotone e canapa, una sensazione di comfort vissuto. Mentre gli abiti sono realizzati in Portogallo, i minerali provengono dall’area italiana tra Venezia e Verona, dove le Alpi Apuane, e le sue cosiddette “montagne di marmo”, si trovano accanto alle rocce carbonatiche sedimentarie delle Dolomiti.

Per creare la nuova collezione, i minerali sono stati estratti per essere trasformati in un bagno in cui l’abbigliamento è stato lasciato in ammollo. In questo modo l’azienda, pur perseguendo sempre una innovazione continua, ha garantito ai propri capi un aspetto naturale e senza tempo, profondamente legato alla terra.