Dalla Cina arriva il nuovo vetro biodegradabile e bioriciclabile
Un gruppo di ricercatori dell’Institute of Process Engineering in Cina sta lavorando a un nuovo materiale: il primo vetro al mondo biodegradabile e completamente bioriciclabile. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Le sperimentazioni su nuovi materiali a basso impatto ambientale procedono a ritmi serrati in tutto il mondo. Le ultime novità in merito arrivano dalla Cina e riguardano un particolare materiale amorfo che presenta peculiarità simili a quelle del vetro.
La differenza? Qualora venisse effettivamente commercializzato, avrà un impatto ambientale quasi pari allo zero e sarà completamente biodegradabile, oltre che bioriciclabile.
Scopriamo insieme caratteristiche e potenzialità di questo nuovo materiale che potrebbe entrare nella storia.
Com’è nato il vetro biodegradabile e bioriciclabile cinese

Buone notizie dall’Institute of Process Engineering della Chinese Academy of Sciences. Un team di ricercatori, guidato dal Prof. Yan Xuehai, sta sperimentando un nuovo vetro ecologico.
Si tratta, in sostanza, di vetro di origine biologica fabbricato apportando delle modifiche chimiche alle estremità delle catene di amminoacidi o peptidi. Con la procedura heating-quenching (riscaldamento e raffreddamento rapido) questo particolarissimo materiale assume la forma di un liquido freddissimo che non diventa mai effettivamente solido, ma con molte caratteristiche simili al vetro.
Potenzialità e criticità
Il valore aggiunto è l’ecosostenibilità. Questo materiale molto simile al vetro, infatti, non comporta alcun problema di smaltimento: sarà completamente biodegradabile e riciclabile con l’esclusivo uso di processi biologici. Le possibilità sono moltissime: questa tipologia di vetro potrebbe sostituirsi gradualmente a quello tradizionale ed essere impiegato in tutti gli ambiti, arredamento incluso.
Purtroppo, però, ci sono degli ostacoli che, almeno per il momento, ne impediscono la commercializzazione su larga scala.
Il problema principale ha a che fare con la produzione, molto costosa. Le biomolecole del materiale hanno una stabilità termica scarsa e, quindi, si decompongono abbastanza facilmente se sottoposte alle temperature normalmente utilizzate per produrre il vetro.
I test, tuttavia, sono solo agli inizi. Il Prof. Yan Xuehai ha dichiarato alla rivista scientifica Science Advances:
Il concetto di vetro biomolecolare può essere alla base di una tecnologia di vita green per un futuro più sostenibile.
Se la sperimentazione dovesse avere successo, l’introduzione sul mercato di un materiale di questo tipo non solo aiuterebbe a ridurre di molto l’inquinamento sul Pianeta ma farebbe anche la gioia di tutti gli estimatori del lifestyle green alla ricerca di un’alternativa meno impattante al vetro che consenta di costruire e arredare una casa completamente ecologica.