Bioedilizia: dagli scarti della canna da zucchero nasce il nuovo cemento ecosostenibile

Autore:
Moschillo Maria Teresa

Una nuova scoperta arriva dall’Università di East London: si tratta di Sugarcrete, un materiale che ha tutte le carte in regola per sostituirsi al cemento. Ecco caratteristiche e vantaggi.

Mattoni
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La bioedilizia è un settore in netta crescita e, da alcuni anni a questa parte, non si contano i brevetti e le scoperte inerenti nuovi materiali a impatto ambientale pari allo zero finalizzati a sostituire quelli tradizionali quali cemento e calcestruzzo, responsabili di notevoli emissioni di carbonio.

I ricercatori dell’Università di East London e lo studio di architettura Grimshaw hanno realizzato un nuovo materiale ricavato dagli scarti della canna da zucchero. Si chiama Sugarcrete e può essere utilizzato in molti modi diversi, al posto dei soliti mattoni oppure a mo’ di pannello isolante, per la costruzione di solai e tetti.

Scopriamo insieme di cosa si tratta, quali sono le caratteristiche di Sugarcrete e quali gli scenari futuri.

Sugarcrete: caratteristiche e potenzialità

Canna da zucchero
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Ogni anno si raccolgono circa 2 miliardi di tonnellate di canna da zucchero, una delle colture più grandi al mondo in termini di volume di produzione. Anche la canna da zucchero produce, inevitabilmente, dei materiali di scarto: questi residui organici prendono il nome di bagassa e se ne contano circa 600 milioni di tonnellate annuali. Dalla bagassa di canna da zucchero è nato Sugarcrete, un materiale totalmente green che, stando ai primi test, è perfetto per la bioedilizia.

Lo scopo è quello di abbattere le emissioni nocive derivate dall’impiego massiccio di cemento e calcestruzzo, ad oggi ancora i materiali più utilizzati nei cantieri.

Un materiale leggero ma resistente

Sugarcrete è meno inquinante del 15-20% dei classici mattoni e ben 4 volte più leggero. Le emissioni di carbonio sono 20 volte inferiori rispetto al cemento e al calcestruzzo. Oltre a essere ecosostenibile, questo materiale presenta innumerevoli vantaggi da un punto di vista più pratico. I ricercatori dell’Università di East London e gli esperti dello studio Grimshaw hanno attestato che le prestazioni meccaniche e le proprietà isolanti di Sugarcrete sono addirittura superiori a quelle dei materiali tradizionali.

Vantaggi e scenari futuri

Sugarcrete si presenta come un poliedro a incastro, un vero e proprio sistema costruttivo a secco che consente di ridurre il contenuto di acciaio del 90%. Eliminandolo e assemblando ogni singola lastra di Sugarcrete con fibre di canna da zucchero di diverse densità si ottiene un materiale altamente resistente al calore e in grado di sopportare in modo eccellente le scosse sismiche. Questo materiale potrebbe rappresentare la nuova frontiera in termini di isolamento termico e sicurezza per tetti e pareti.

Le sterminate coltivazioni di canna da zucchero assicurano costi di produzione relativamente contenuti. A trarre maggiore beneficio dalla diffusione di Sugarcrete, qualora dovesse essere avviata una produzione su larga scala, sarebbero sicuramente i paesi del Sud del mondo, tra i maggiori coltivatori di canna da zucchero. Con l’impiego di questo innovativo materiale, oltre ad avviare una filiera di bioedilizia virtuosa a impatto ambientale praticamente inesistente, le aree geografiche disagiate costrette a importare i materiali da costruzione riuscirebbero ad abbattere notevolmente i costi. Ottime notizie, dunque, per chiunque abbia intenzione di costruire una casa ecologica.