Salone del Mobile 2023 Olev: “fare una luce consapevole”, l’intervista a Andrea Lanaro
Salone del Mobile 2023 Olev: l’azienda è nata all’inizio degli anni 2000 e ciò che la contraddistingue è la progettazione della luce in modo intelligente. Le lampade di OLEV presentano un design innovativo e all’avanguardia, e si distinguono anche per le caratteristiche di fono assorbenza, purificazione dell’aria e riproduzione della luce solare. Ogni lampada OLEV (www.olevlight.com/#gref) è trattata come un’opera d’arte unica ed esclusiva, assemblata a mano e testata internamente per garantire il massimo controllo qualitativo. Ne abbiamo parlato con Andrea Lanaro, founder e Ceo dell’azienda, che ci ha anche raccontato le novità Olev per la Milano Design Week.

Cosa rende magica la luce per te?
La luce è magica perché emoziona. Ed è magica quando crea delle ombre, delle suggestioni, senza quindi essere piatta.
Quali tendenze nuove vedi emergere nel lighting design?
Vedo emergere una consapevolezza dell’esigenza di rispettare e garantire un elevato comfort visivo per l’utente. La luce non deve solo ‘fare chiaro’ ma deve illuminare correttamente, rispettando l’occhio umano, il benessere di chi vive gli spazi. Non basta più solo illuminare, ora bisogna pensare a fare luce consapevole e calibrata sul rispetto del benessere visivo dell’uomo, senza quindi mai abbagliare o infastidire lo sguardo.
La luce è un mezzo difficile con cui lavorare?

Come per tutte le cose, se non si ha l’esperienza per trattare l’argomento tutto è difficile. Con le giuste competenze e studi si ottengono delle grandi soddisfazioni.
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Quali sono le novità che presenterete in occasione della Design Week?
Abbiamo studiato delle lampade che oltre a produrre una luce confortevole per gli occhi e regolabile in qualsiasi momento, contengono vere foglie stabilizzate, che non necessitano né di acqua né di manutenzione, portando quindi la natura negli ambienti interni. Questo progetto nasce dalla consapevolezza di OLEV del sempre maggior bisogno di contatto diretto tra natura ed essere umano, soprattutto dopo il periodo pandemico appena trascorso.
Quale sarà il concept dell’allestimento per il Salone del Mobile 2023?
Abbiamo studiato un ambiente che non sia solo mera esposizione di lampade, ma che sia reale. Ci saranno quindi veri spazi arredati non solo da lampade ma anche da sedie, divani, tavoli, mobili…così da poter vedere le lampade in ambienti non asettici. Sarà tutto molto elegante e confortevole.
È corretto dire che una buona illuminazione è l’illuminazione che non si nota?
È corretta quando non è fastidiosa, non è abbagliante…non è che non deve farsi notare, non deve piuttosto infastidire lo sguardo.
In che modo i LED hanno influenzato il tuo lavoro?
I LED sono stati la svolta del mio lavoro. Nei primi anni 2000, quando nascevano i primi prototipi, pochi player del settore avevano intuito le loro potenzialità. Io avevo capito subito che sarebbero stati una svolta per il mercato, che sarebbero stati una rivoluzione. E in quegli anni ho giocato d’anticipo, fondando ciò che è stato il primo brand a creare un catalogo di lampade decorative esclusivamente a tecnologia LED.
Il corpo vuole una luce diversa in determinati momenti della giornata?

Più che corretto, è scientificamente provato. Il nostro corpo segue il ritmo circadiano (circa-diano, di circa un giorno) che regola sonno e veglia, stati di attenzione e riposo… e la luce è un player fondamentale nella regia di questo ritmo. La luce naturale infatti non è monotona, ma varia durante il giorno, e il nostro corpo risponde a queste variazioni. Al mattino la luce del Sole è delicata per attivare pian piano il nostro organismo, diventa fredda e potente verso mezzogiorno per portarci al picco di attenzione e attività mentale e motoria, e mano a mano che si avvicina la sera si fa più calda e morbida per conciliare il sonno…
Potrebbe interessarti Lampade da comodinoAttraverso il nostro sistema Biolight, integrabile nelle nostre lampade, è possibile imitare questi cambiamenti della luce naturale nell’arco della giornata, proprio come il Sole. Le nostre lampade diventano quindi un’imitazione di ciò che accade in natura… in un ambiente esterno. Lo scopo è quello di attenuare l’alterazione dovuta alla permanenza in ambienti sottoposti costantemente a luce artificiale, per innescare la corretta alternanza tra momenti di attenzione/concentrazione e di riposo/relax.
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?
Come anticipato prima, la consapevolezza del benessere delle persone che vivono gli ambienti, gli arredi e le lampade che noi andiamo a creare. OLEV, ad esempio, ha creato una linea di lampade fonoassorbenti, che oltre all’elevato comfort visivo, offrono anche una riduzione della rumorosità delle stanze. Sono lampade che vanno oltre il semplice far luce, sanno anche assorbire i rumori, purificare l’aria, imitare il sole… insomma, sono lampade attente al benessere dell’uomo.
Volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensa debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?
Certo, bisogna pensare a risolvere un problema o bisogno ogni volta che si vuole fare design. Disegnando solo cose belle andiamo a buttare nel mercato l’ennesimo ‘oggetto’.