Salone del Mobile 2023 Horm: la collezione Plaza e la lampada Aira, l’intervista a Fabio Melcarne
Salone del Mobile 2023 Horm: il produttore Made in Italy di mobili di design per la casa presenta la nuova collezione Plaza, disegnata dallo Studio Marco Piva. Tra le altre novità anche la lampada Aira disegnata da Marcantonio. Ne abbiamo parlato con Fabio Melcarne, Titolare e Amministratore Unico di Horm.

Ci racconta la storia di Horm?
L’azienda nasce nel 1989 a Pordenone, con la vision di “arredare gli spazi del vivere creando emozioni”. Le persone in tutte le espressioni della loro quotidianità sono al centro dei nostri progetti. Mangiare, lavorare, socializzare, rilassarsi, dormire sono le principali attività del vivere per le quali produciamo arredi dal comfort elevato e rispettosi dell’ergonomia umana, ma anche mobili in grado di suscitare emozioni, capaci di distinguersi e diventare espressione di chi li utilizza.
La nostra Vision, che viene perseguita sin dal primo giorno, è quella infatti di realizzare divani, sedute, tavoli, contenitori, letti, materassi e complementi d’arredo per la casa, il lavoro e il tempo libero con contenuti tecnici, di design e di ricerca capaci di creare benessere fisico ed emozionale.
Concretizziamo la nostra missione aziendale attraverso tre marchi d’arredo che dialogano tra loro pur avendo caratteristiche diverse e forti tratti distintivi: Horm, Casamania by Horm e Orizzonti Italia. Tutti e tre insieme rispondono a varie aree di gusto e di destinazione d’uso per il mercato residenziale e soft contract di alta gamma. Casamania by Horm per esempio ha uno stile eclettico, dove i mobili di uso quotidiano sono interpretati attraverso influenze cosmopolite e d’avanguardia per un design ironico e “pop”.
L’arredo esce dalla sua semplice funzione per diventare un protagonista capace di rievocare ricordi, immagini, emozioni e stati d’animo. La collezione è fortemente indirizzata verso le moderne tendenze del Soft Contract ed è utilizzabile in progetti d’arredo di alta gamma dove gli ambienti comuni per il lavoro e il tempo libero vengono progettati per offrire il piacere di essere vissuti. Orizzonti Italia, invece, è uno specialista del sonno attraverso un’offerta di materassi, per la casa e il settore hospitality, progettati per donare una sensazione di benessere fisico e sensoriale appagante. Consolidate ricerche mediche dimostrano che non esiste il miglior materasso in assoluto bensì esiste il prodotto più adeguato a ciascun individuo. Per questo motivo la filosofia del marchio è quella di porre le persone al centro del progetto, con le loro esigenze specifiche identificabili attraverso precisi parametri scientifici.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Horm?
Horm (www.horm.it) propone uno stile “contemporary design” dove convivono influenze internazionali, reinterpretate dalla cultura, dalla passione e dall’artigianalità del Made in Italy. La collezione è dedicata a un pubblico adulto, colto e consapevole, che vuole conferire ai suoi ambienti un carattere esclusivo e raffinato, coniugando estetica, funzionalità e pregio dei materiali. La filosofia creativa del brand si definisce nella vision aziendale: arredare gli spazi del vivere creando emozioni.
Horm si contraddistingue per la capacità di far convivere estetiche eleganti ed elementi di stupore che trasformano gli ambienti per farli diventare espressione di chi li vive. Le sue soluzioni d’arredo raccontano con un tocco di romanticismo una modernità incantata, ambienti e situazioni per storie fuori dall’ordinario, pillole di magia nella realtà di tutti i giorni. Marmi e legni pregiati, giochi di opachi e lucidi, pietre naturali e materiali innovativi, uniti alla morbidezza del tessile e a un mix di pellami pregiati dai colori sofisticati, sono i principali materiali usati per creare complementi capaci di distinguersi e di interpretare bisogni e desideri.
La collezione Horm è l’esaltazione della migliore artigianalità italiana. Ogni prodotto è realizzato con una manualità antica che pone in ogni gesto passione ed esperienza tramandate di generazione in generazione. Maestri ebanisti che plasmano il legno nei modi più diversi ed esaltanti e tappezzieri che realizzano abiti sartoriali intorno ai nostri divani, mettono le proprie competenze al servizio di architetti e designer di fama internazionale, rivelandosi partner ideali in grado di dare forma alle idee dei creativi.
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
Certamente sì. Ci stiamo impegnando, giorno dopo giorno, per arrivare – entro il 2030 – ad utilizzare materiali sostenibili per tutta la nostra offerta: già oggi Horm utilizza solo legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, in futuro aumenterà sicuramente l’uso di materiali riciclati e materiali che richiedono meno energia e risorse durante la produzione.
Ci stiamo impegnando profondamente a ridurre le emissioni di gas serra grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile (pannelli fotovoltaici montati su tetti del nostro HQ). Miriamo alla conversione al 100% degli impianti energetici entro il 2025. Promuoviamo la riciclabilità dei prodotti, come? Progettando prodotti che siano facilmente smontabili e riciclabili alla fine della loro vita utile. Ciò aiuta a ridurre i rifiuti.
In quest’ottica la nuova collezione di divani Jazz firmati da Ludovica+Roberto Palomba nel 2019, sono al 100% smontabili per facilitarne il riciclaggio dei singoli componenti al termine del loro ciclo di vita; inoltre crediamo sia importante educare i consumatori sui benefici dei prodotti sostenibili e di incoraggiare scelte d’acquisto consapevoli. Da parte nostra questo è stato fatto e viene portato avanti ogni giorno attraverso un adeguata campagna di comunicazione post vendita, attraverso l’etichettatura dei prodotti e la creazione di programmi di sensibilizzazione.
Ci raccontate alcuni progetti recenti su cui avete lavorato?
Negli ultimi tre anni abbiamo percepito un forte incremento nella richiesta di arredi per il settore contract, per colmare questa domanda abbiamo dato vita a un progetto molto importante rivolto proprio agli architetti, agli interior designer, ai professionisti dell’arredo quindi non più con l’idea di gestire i rapporti solo i rivenditori ma seguire in prima linea quelli con i progettisti, in modo diretto: a inizio anno è nato così Horm Hub (in partnership con Novacolor e Neven) con l’obiettivo di fornire facile accesso a tutti i nostri prodotti.
Con Horm Hub lo showroom diventa catalogo 4.0, non più brochure pesanti e in formato cartaceo, non più PDF scomodi da consultare, ma l’accesso fisico 24h su 24h, 7gg su 7gg, a uno spazio di 400 mq, dove il professionista può accompagnare i clienti per scoprire e toccare con mano le soluzioni di living coordinato Horm. L’architetto avrà libero accesso all’hub che può essere visitato in maniera autonoma senza il bisogno di un accompagnatore Horm. Grazie alla tecnologia sviluppata da Neven (una chiave digitale, lo smartphone e un’app bluetooth) si potrà aprire la porta d’ingresso, accendere le luci e avviare la musica. Proprio come se Horm ti avesse dato le chiavi di casa.
Oggi esiste Horm Hub Milano ma puntiamo ad estendere il progetto anche in 3 capitali europee, a Madrid, Londra, Parigi, nel triennio 2024-26.
Ci racconta le novità della collezione 2023 che presenterete in occasione del Salone del Mobile?

Quest’anno saremo al Salone del Mobile (Pad. 4 – Stand H8) con una grossa novità, la collezione Plaza, disegnata per noi dall’architetto Marco Piva. La collezione Plaza racconta un viaggio metaforico tra le capitali europee interpretandone le piazze urbane più iconiche, e si compone di tavoli, sedute, cabinet, writing desk e consolle, progettati non solo per la dimensione domestica più intima, ma soprattutto per gli spazi dinamici dell’accoglienza.
La combinazione di materiali di eccellente qualità come tessuti, legni e metalli, unita alla firma inconfondibile del design Made in Italy, dà vita a dei complementi d’arredo armoniosi che si fondono con gli spazi dell’abitare contemporaneo, dal residenziale all’hotellerie. Abbiamo incontrato Marco Piva post-pandemia quando ci stavamo chiedendo in che direzione sarebbero andate le preferenze dei consumatori in tema di arredo della casa e degli spazi pubblici. Il confronto con Marco e il suo team è stato illuminante e abbiamo condiviso da subito la necessità di progettare una collezione di mobili trasversale che permettesse una forte contaminazione fra questi ambienti. Sentirsi un po’ a casa nella hall di un albergo o durante una serata conviviale al ristorante, è l’obiettivo con cui SMP ha disegnato la collezione Plaza. Pensiamo che il risultato sia decisamente riuscito e siamo certi che il mercato premierà questa nuova collaborazione di Horm.
Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2023?

Naturalmente grande protagonista sarà la collezione Plaza che prenderà vita all’interno dello stand, attraverso 6 distinti ambienti living, a cura di Marco Piva. Ma non solo collezione Plaza, lo stand accoglierà anche altri arredi di Horm, come per esempio la lampada Aira, realizzata da Marcantonio: con Aira la Natura entra nell’ambiente e regala una nuova immagine di Bellezza, rompendo i classici schemi del lusso. La lampada Aira irrompe fra le mura ed entra in risonanza con la parte più profonda dell’individuo; diviene rappresentazione simbolica che permette di connettersi con gli archetipi e le energie spirituali proprie del mondo naturale, risultando essere fonte di stimolo per l’immaginazione e la conoscenza umana. Insomma ci sarà da divertirsi… vi aspettiamo numerosi.
Come immagina la casa del futuro Horm? E sempre volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensate debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?
In generale, l’interior design della casa del futuro potrebbe essere caratterizzato da un’attenzione al comfort, al benessere, alla sostenibilità e alla tecnologia avanzata. In primis l’interior design della casa del futuro potrebbe essere progettato per ridurre l’impatto ambientale, utilizzando materiali ecologici e sostenibili. Questi materiali potrebbero essere facilmente riciclabili, scelti per la loro durata e il basso impatto ambientale.
La casa del futuro potrebbe essere progettata per essere flessibile e modulare, in modo che gli spazi possano essere adattati alle esigenze degli abitanti e agli usi diversi. Ad esempio, una camera potrebbe essere trasformata in uno studio o in una sala per lo yoga. La casa del futuro potrebbe integrare tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e aumentata e la domotica. Queste tecnologie potrebbero essere integrate nell’interior design per offrire soluzioni personalizzate e intelligenti per le persone. Sicuramente sarà una casa “smart” e controllata attraverso un sistema di domotica, in cui le luci, l’impianto di sicurezza e gli elettrodomestici sono collegati e usati tramite una piattaforma centrale, come Amazon Alexa o Google Assistant.
E perché no? La casa potrebbe essere in grado di imparare le abitudini di chi la vive e adattarsi automaticamente alle loro esigenze, come regolare la temperatura in base alle preferenze personali, procedere in autonomia all’acquisto di generi alimentari di uso quotidiano quando le scorte scendono sotto un determinato livello, ecc…essere completamente automatizzata, con sensori che rilevano la presenza delle persone e attivano automaticamente le luci, l’impianto di riscaldamento e raffreddamento, gli elettrodomestici, e così via.
Già si parla da diversi anni di realtà aumentata, che consentirebbe alle persone di vedere informazioni aggiuntive su oggetti e luoghi all’interno della casa. Sicuramente comfort e benessere dovranno essere valori cardine per gli architetti, utilizzando materiali confortevoli e di alta qualità. Gli spazi potrebbero essere progettati per migliorare la qualità dell’aria, la luce naturale, il silenzio e l’accesso alla natura. Cura del dettaglio e funzionalità, luminosità e minimalismo i trend che a nostro avviso prenderanno maggiormente piede in futuro. Senza dimenticare sostenibilità ed efficienza energetica!
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?
Senz’altro una delle cose più contemporanee, forti e promettenti che si sta manifestando sulla scena del design contemporaneo è l’attenzione crescente alla sostenibilità e alla responsabilità sociale. Ma Horm vede anche un altro trend emergente: una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’inclusione e della diversità nel design contemporaneo. I designer stanno cercando di creare prodotti che siano inclusivi e adatti a una vasta gamma di utenti, considerando le esigenze delle persone con disabilità, le differenze culturali e di genere e le richieste di età diverse. Questo approccio inclusivo e diversificato alla progettazione promette di creare prodotti più equi ed efficaci per tutti.
Il vostro pezzo che non dovrebbe mai mancare in una casa?
Sicuramente la madia Carlos, perchè non è solo funzione e design, ma è anche arte e cultura. La madia Carlos prende il suo nome e ispirazione da Carlos Cruz-Diez un artista franco-venezuelano considerato tra i padri fondatori dell’arte cinetica e ottica. L’Art Director di Horm, Renato Zamberlan, ispirato dall’arte cinetica di Cruz-diez disegnò la madia Carlos. I pannelli delle ante – interamente lavorati a mano dagli artigiani Horm – sono realizzati con diverse essenze di legno, in diverse sfumature colore e sono arricchiti con inserti verticali a contrasto, per creare proprio quei giochi e quelle percezioni visive che creano l’effetto di un sipario che si apre e si chiude. Un pezzo di design e di arte allo stesso tempo!