Milano Design Week: Vanità Living, la nuova collezione di specchi, l’intervista a Alexander Caruso e Monica De Conti
Vanità Living è la nuova collezione di specchi ed elementi di arredo per tutta la casa. Ne abbiamo parlato con Alexander Caruso e Monica De Conti, fondatori di Vanità Living.

Ci raccontate la storia di Vanità Living?
Vanità Living rappresenta principalmente il nostro desiderio di innovare. Nasce dal lavoro sul design e l’applicazione tecnologica curato in collaborazione con il nostro Art Director l’architetto Massimo Farinatti, con lo scopo di aumentare e migliorare la nostra offerta di prodotti ma soprattutto con l’intento di creare complementi di arredo unici nel loro genere, capaci di inserirsi nella vita delle persone suscitando emozioni. Il risultato finale ci regala oggi un nuovo marchio che rispecchia i nostri valori fondanti, le potenzialità ancora da esprimere e i nostri obiettivi futuri.
La collezione Vanità Living comprende specchi e complementi di arredo, come attaccapanni, portascarpe, che personalizzano gli ambienti della casa, dando vita a un’atmosfera elegante e moderna, al contempo confortevole, dove fare piacevolmente ritorno a fine giornata. Oggetti che aumentano il piacere di vivere il nostro spazio all’interno della casa.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Vanità Living?

Ci piace pensare alla nostra impresa come a una grande squadra dove ogni persona presenta caratteristiche e potenzialità uniche. Cerchiamo la sintonia, l’affiatamento e i nostri principi di riferimento sono la trasparenza, la correttezza, il rispetto e la fiducia. I nostri valori devono trasparire nelle azioni di ogni giorno.
Dal punto di vista produttivo oltre a responsabilità e concretezza, anche semplicità, sicurezza e sostenibilità sono tre valori fortemente ancorati e che si traducono in scelte concrete: dagli specchi progettati per garantire la massima sicurezza anche in caso di rottura accidentale, alla continua ricerca di soluzioni per ridurre l’impatto dei prodotti sul Pianeta, come ad esempio la scelta di adottare imballaggi plastic-free, in cartone eco-sostenibile. Lavoriamo da sempre con uno sguardo attento sulla sostenibilità ambientale.
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
Sì, certamente. Abbiamo accettato sin dall’inizio la sfida di trovare nuove soluzioni per ridurre l’impatto dei nostri prodotti sul Pianeta. Utilizziamo materiali riciclabili, LED di ultima generazione e con le tecnologie all’avanguardia come Modular Light System (MLS) abbiamo raggiunto un ottimo livello di risparmio energetico. Questa nuova tecnologia permette infatti di scegliere quali aree di illuminazione attivare, con quale intensità e con quale temperatura Kelvin. Abbiamo scelto, come dicevamo prima, di adottare imballaggi plastic-free, in cartone eco-sostenibile
Ci raccontate alcuni progetti recenti su cui avete lavorato?
Abbiamo realizzato progetti per Hotel e Alberghi in molte aree del mondo. Arredato con i nostri specchi molte camere e hall.
Vanità Living nasce infatti come progetto 2023 grazie alla lunga esperienza che abbiamo maturato nel settore dell’arredo bagno con Vanità & Casa (www.vanitacasa.it/), azienda che abbiamo fondato ad Aviano nel 2011, specializzata nella produzione di specchi e specchi contenitori illuminati che oggi esportiamo in 25 Paesi nel Mondo.
Ci raccontate le novità della collezione 2023 che presenterete in occasione del Salone del Mobile?

La collezione Vanità Living comprende elementi come il porta-abiti Clio, che permette di scegliere la posizione dei piccoli specchi orientabili e il colore dei sostegni e Higgins, lo specchio portascarpe girevole facile da utilizzare, dal più piccolo al più grande della famiglia.
Piccole mensole funzionali per appoggiare chiavi, occhiali, cellulare al rientro a casa sono gli elementi che caratterizzano gli specchi RainBow e Wind nelle versioni tonda e ovale. Oggetti semplici, la luce appare quando serve, per poi scomparire senza lasciare traccia e dove nulla è lasciato al caso. E ancora, oggetti fuori dagli schemi, particolari nella forma e sempre pronti a illuminare la persona (e la casa) nel modo più opportuno, come Cobblestone, dalla forma organica e armoniosa, con le sue vie luminose modulabili, oppure Sfera, dove l’incisione del vetro è in grado di diffondere e rendere tridimensionale una luce diffusa; Daisy con la sua presenza importante, dove la cornice e lo specchio si illuminano per porre al centro lo sguardo.
Aggregare, moltiplicare, stupire: è quanto si propongono le serie Poly, Isla e Firefly, rispettivamente uno specchio decagonale (Poly) dove la cornice monocolore si può accendere e regolare di intensità e gradazione con un comodo sensore touch; uno specchio estremamente semplice (Isla), cinto da un micro-profilo in alluminio anodizzato che mantiene la qualità offerta dai 5 millimetri della lastra riflettente; e infine uno specchio unico (Firefly) che al contempo può diventare una lampada da parete sottile e componibile, utile per moltiplicare, illuminare, caratterizzare un corridoio, una lobby o una reception. Per personalizzare e dare un senso alle pareti, presentiamo le aggregazioni di Quasar e Meteor e per dilatare gli spazi minimi gli specchi di soli 30 millimetri di spessore come Clear View.
Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2023?
Il nostro allestimento sarà una dollhouse, un gioco per esporre là dove non è possibile accedere ma dove la scenografia stupisce. Diciotto brani di vita, diciotto micro-ambienti dove mostrare le nostre proposte. Sarà la bellezza di un gioco dove da spettatori diventiamo protagonisti della quotidianità.
Volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensate debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?
Quando lo hanno fatto, architetti e designer hanno sempre operato al meglio, al centro delle loro menti ci devono essere le persone e il loro diritto alla felicità. Nell’ideazione di Vanità Living, assieme al nostro Art Director Massimo Farinatti, abbiamo voluto approfondire il dialogo fra la persona – con le sue esigenze e i suoi desideri – e lo spazio che abita, per dare vita a una collezione di prodotti nuovi.
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a vostro avviso sulla scena del design contemporaneo?
Sottotraccia è iniziata una rivoluzione con la quale ci confronteremo, la sfida sarà far sì che l’AI diventi uno strumento e non che il design sia strumento dell’AI.