Sospensione mutuo prima casa: novità 2022, come fare la domanda

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Come funziona la sospensione mutuo prima casa nel 2022. Requisiti, categorie di beneficiari, novità, tetto massimo, come presentare la domanda.

Sospensione mutuo prima casa: novità 2022

La Legge di Bilancio emanata nello scorso mese di dicembre ha esteso a tutto il 2022 la possibilità di sospendere il pagamento delle rate per i mutui prima casa in favore di lavoratori dipendenti, autonomi, professionisti e imprenditori.

Il provvedimento era stato fra i primi inseriti dal Governo all’inizio della pandemia come misura dei soggetti che hanno subito pesanti ridimensionamenti di fatturato in seguito all’emergenza Covid.

Il sostegno può essere usufruito per un massimo di 18 mesi, potendolo fare in non più di 2 periodi separati.

Sospensione mutuo prima casa: cos’è

L’agevolazione consiste nella:

  • sospensione del pagamento delle rate del mutuo al momento dell’acquisto della prima casa
  • rimborso del 50% degli interessi maturati durante il periodo di sospensione.

Sospensione mutuo prima casa 2022: novità

Le novità 2022 del provvedimento sono:

  • sono ammessi alla sospensione i mutui con importo massimo €400.000 (il precedente tetto era di 250.000)
  • non è più necessario presentare ISEE
  • i mutui già ammessi alla garanzia del Fondo “Prima casa” possono accedere alla sospensione del pagamento delle rate
  • non vengono conteggiate le sospensioni già concesse su mutui per i quali, all’atto della presentazione dell’istanza, sia ripreso, per almeno 3 mesi, il regolare ammortamento delle rate di mutuo.

Sospensione mutuo prima casa: beneficiari

Lavoratori

Sono ammessi, previa presentazione della domanda, le seguenti categorie:

  • lavoratori che hanno cessato il rapporto di lavoro subordinato, con esclusione dei casi di risoluzione consensuale, per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
  • lavoratori in caso di cessazione di rapporti di lavoro “atipici” di cui all’articolo 409, numero 3), del codice di procedura civile, con esclusione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di recesso datoriale per giusta causa, di recesso del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
  • in caso di morte o riconoscimento di handicap grave di un titolare del mutuo, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%;
  • in caso di sospensione dal lavoro o la riduzione dell’orario di lavoro per un periodo non inferiore a 30 giorni, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di cassa integrazione.

Partite IVA

Possono ottenere la sospensione coloro i quali, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 e precedente la domanda, il calo del fatturato di almeno il 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019.

Le categorie ammesse sono:

  • lavoratori autonomi e liberi professionisti, inclusi artigiani e commercianti
  • imprenditori individuali e piccoli imprenditori, secondo la definizione dell’articolo 2083 del Codice Civile
  • cooperative edilizie a proprietà indivisa, per mutui d’importo massimo pari al prodotto tra 400.000 euro e il numero dei soci, esclusivamente nel caso in cui almeno il 10% dei soci abbiano subito uno degli eventi che prevedono l’accesso al Fondo Gasparrini. Per questa tipologia di soci, la sospensione può essere chiesta in base al numero di soci coinvolti: dal 10 al 20% dei soci fino a 6 mesi, dal 20 al 40% fino a 12 mesi e sopra il 40% fino a 18 mesi.

Immobili esclusi

Il beneficio esclude gli immobili censiti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Sospensione mutuo 2022: come fare la domanda

La domanda di sospensione mutui prima casa va presentata tramite istanza direttamente alla banca o istituto finanziario che ha concesso il mutuo.

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I documenti da allegare sono:

  • carta d’identità (per i soli cittadini italiani e dell’unione europea) o passaporto e permesso di soggiorno (per cittadini extra UE)
  • documentazione attestante il rispetto dei requisiti richiesti dalla Legge per accedere al Fondo Gasparrini.

Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) è l’ente che accerta il rispetto dei requisiti ed entro 20 giorni dalla presentazione della domanda, comunica l’esito dell’istruttoria alla banca richiedente.

La banca è obbligata ad informare il cliente dell’esito per iscritto, a differenza della versione precedente che prevedeva la sospensione in automatico del pagamento delle rate.