Mercato unico energia: attenzione alla scadenza 2024

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Mercato unico energia: scadenza confermata al 1° gennaio 2024 per il passaggio. Call center impazziti e le famiglie tremano di fronte ai toni aggressivi. Perchè non temere nulla.

Mercato unico energia: attenzione alla scadenza 2024

Passaggio al Mercato Unico, non c’è fretta. Il rincaro dei costi dell’energia e del gas è un monito per tante famiglie italiane che sono uscite dall’inverno con l’ansia di dover trovare soluzioni alternative alle bollette super gonfiate.

Anche, se per qualche mese rimarranno leggere per via delle bella stagione, rischiano di essere un peso eccessivo sui budget negli ultimi mesi del 2022.

Se a questo aggiungiamo il fatto che si sono moltiplicate le chiamate sui telefoni di casa e cellulari  da parte dei call center, che, minacciando la sospensione del servizio in caso non si passi immediatamente al mercato libero, possono far sudare freddo spingendo a fare il passaggio con troppa fretta e leggerezza.

Non c’è nulla da temere: la migrazione per le famiglie al mercato libero di luce e gas avverrà regolarmente a gennaio 2024.

Fino a quella data, i consumatori domestici e una parte delle microimprese potranno/dovranno passare al mercato libero e se non dovesse avvenire, per tutti coloro che non avessero individuato un nuovo fornitore, scatterà in automatico l’assegnazione al servizio a tutele graduali in maniera tale da garantire la continuità della fornitura elettrica.

Pertanto, rimane una voce totalmente infondata quella dell’interruzione del servizio, creando un disagio che non corrisponde assolutamente al vero. E i clienti domestici avranno il tempo di individuare una nuova offerta senza subire alcuno stop nell’erogazione di luce e gas. In ogni momento, gli utenti possono scegliere tra le diverse offerte disponibili nel mercato libero quella più adatta alle proprie esigenze stipulando un nuovo contratto di fornitura.

La norma studiata prevede che sia il nuovo fornitore ad inoltrare la richiesta di risoluzione del vecchio contratto (recesso) al venditore precedente. In qualunque momento, rimane la possibilità di esercitare il recesso oppure la scelta di un fornitore del mercato libero, senza oneri aggiuntivi e senza interruzione della fornitura in corso.