IMU 2023, tutte le esenzioni: ecco chi non paga l’imposta

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Esenzione IMU 2023, chi non paga l’Imposta Municipale Unica? Chi sono i soggetti esenti dal pagamento e chi invece deve pagare l’IMU? Facciamo chiarezza e quali sono le condizioni per non pagare il tributo che si versa a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari.

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Photo by RaffMaster – shutterstock

Tutti coloro che sono in possesso o sono titolari di fabbricati, aree fabbricabili e di terreni agricoli sono tenuti a pagare l”imposta municipale propria (IMU). Introdotta a partire dall’anno 2012, la normativa IMU è stata sottoposta a diverse modifiche nel tempo e ad oggi si applica in tutti i comuni del territorio nazionale.

Come risaputo, l’imposta può essere pagata in due rate e manca ormai poco alla scadenza della prima fissata per il 16 giugno. In vista del pagamento, approfondiamo l’argomento esenzione, scopriamo quali sono le condizioni per non pagare l’IMU e quali sono le ultime novità in materia.

Esenzioni, chi non paga l’IMU 2023?

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Il 2023 ha portato grandi novità in materia esenzione IMU e la recente legge finanziaria ha introdotto l’esenzione per gli alloggi sociali, immobili inagibili a causa del sisma e fabbricati  occupati abusivamente. Vediamo l’elenco delle esenzioni nel dettaglio. Le ipotesi di esenzione dall’IMU sono:

  • immobili posseduti dallo Stato, dai comuni, nonché gli immobili posseduti, nel proprio territorio, dalle regioni, dalle province, dalle comunità montane, dai consorzi fra detti enti, dagli enti del Servizio sanitario nazionale, destinati esclusivamente ai compiti istituzionali;
  • fabbricati classificati o classificabili nelle categorie catastali da E/1 a E/9;
  • fabbricati con destinazione ad usi culturali di cui all’art. 5-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 601;
  • fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto, purché compatibile con le disposizioni degli artt. 8 e 19 della Costituzione, e le loro pertinenze;
  • fabbricati di proprietà della Santa Sede indicati negli artt. 13, 14, 15 e 16 del Trattato tra la Santa Sede e l’Italia, sottoscritto l’11 febbraio 1929 e reso esecutivo con la legge 27 maggio 1929, n. 810;
  • fabbricati appartenenti agli Stati esteri e alle organizzazioni internazionali per i quali è prevista l’esenzione dall’imposta locale sul reddito dei fabbricati in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia;
  • immobili posseduti e utilizzati dai soggetti di cui alla lettera i) del comma 1 dell’art. 7 del D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, e destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle attività previste nella medesima lettera i); si applicano, altresì, le disposizioni di cui all’articolo 91-bis del D. L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, nonché il regolamento di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 19 novembre 2012, n. 200.

Esenzione IMU 2023: le novità

Dal 1° gennaio 2023 si è allungata la lista degli immobili che possono godere dell’esenzione IMU. Analizziamo le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023. 

Esenzione per gli immobili occupati abusivamente: si tratta di tutti gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del Codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.

Esenzione causa sisma: i fabbricati interessati sono ubicati nei comuni colpiti dai forti sismi. Parliamo del terremoto del 2012 che ha colpito l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto e dei terremoti successivi al 24 agosto 2016, avvenuti in Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.