IMU 2023: come pagare l’imposta se vivi all’estero
IMU 2023, come può pagare l’Imposta Municipale Unica un cittadino che vive all’estero. Ecco le istruzioni utili per tutti i contribuenti che risiede stabilmente all’estero e che si trovano alle prese con il versamento dell’IMU.

L’imposta municipale propria (IMU) si applica in tutti i comuni del territorio nazionale ed è l’imposta dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali, di aree fabbricabili e di terreni agricoli. A pagarla è il proprietario o il titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e il locatario in caso di leasing.
L’IMU deve essere versata in due rate: la prima rata deve essere corrisposta entro il 16 giugno di ciascun anno ed è pari all’imposta dovuta per il primo semestre applicando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente.
La seconda rata, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata, deve essere versata entro il 16 dicembre di ciascun anno.
È, inoltre, possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione annuale entro il 16 giugno dell’anno di riferimento. Ma come si paga l’IMU dall’estero? Scopriamolo insieme.
Come pagare l’IMU dall’estero

Esistono alcune opzioni per pagare l’IMU; il versamento deve essere effettuato esclusivamente tramite una delle seguenti modalità:
- modello F24
- bollettino di conto corrente postale con esso compatibile.
- utilizzando la piattaforma pagoPA, a seguito dell’adozione di apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, il versamento potrà essere effettuato anche
Ma queste modalità valgono anche quando si risiede all’Estero? Chi abita all’Estero, di solito, paga le imposte in Italia utilizzando il modello F24 grazie a dei codici tributo specifici e un codice Iban da utilizzare per il versamento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia trattandosi di un’imposta di competenza dei Comuni, con l’IMU non è possibile utilizzare codici Iban forniti dal Fisco.
Se non è possibile utilizzare il modello F24 dall’estero, una soluzione potrebbe essere quella del bonifico, anche se bisogna fare attenzione ad identificare causale e tributo da versare.
Nello specifico, si deve indicare:
- numero degli immobili
- codice catastale del Comune
- anno di riferimento dell’Imu
- se si tratta di acconto, saldo o ravvedimento.
Tutti i soggetti che vivono all’estero e che devono versare l’Imposta Municipale Unica, devono inoltre contattare il comune dove è ubicato l’immobile è ubicato e richiedere tutte le indicazioni necessarie per il calcolo, anche perché i comuni possono scegliere aliquote diverse.
Per quanto riguarda la quota riservata allo Stato, bisogna effettuare un bonifico direttamente a favore della Banca d’Italia (codice BIC BITAITREENT) utilizzando il codice IBAN: IT02G0100003245348006108000. Attenzione ad indicare per ogni versamento il codice fiscale o la partita Iva, la sigla IMU, il nome del Comune dove sono gli immobili, i codici tributo, l’annualità e l’indicazione se si tratta di acconto o saldo. Successivamente bisogna inviare al Comune la copia di entrambe le operazioni per i controlli successivi.
Rata IMU pagata in ritardo
Cosa succede se la rata IMU viene pagata in ritardo? Per il ritardo dei pagamenti viene applicata una sanzione ordinaria del 30% ridotta:
- al 15% per i versamenti effettuati con ritardo non superiore a 90 giorni
- all’1%, per ciascun giorno di ritardo, per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 15 giorni.