Bonus irrigazione 2023: come fare, come pagare, FAQ

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Bonus impianto irrigazione 2023. Come funziona il Bonus Verde, qual è l’importo massimo detraibile ed a chi spetta? Il caso specifico dei giardini condominiali, quali le eccezioni. Modalità di richiesta, pagamento e documenti da conservare.

Autore: RyanMcGuire / Pixabay

Il Bonus Verde è un’opportunità che, anche per il 2023, consente a ciascun contribuente di effettuare una serie di lavori utili alla manutenzione e miglioramento del proprio giardino, potendo portare i relativi costi in detrazione al momento della dichiarazione dei redditi.

Fra i diversi interventi inclusi nel provvedimento è inclusa la realizzazione dell’impianto di irrigazione: in questo modo il contribuente può installare di un impianto fondamentale per la corretta innaffiatura dello spazio verde di casa.

Bonus impianto irrigazione 2023: come funziona

Il Bonus Verde 2023 risulta così essere una piacevole opportunità per il cittadino che può affrontare le spese relative ad un impianto di irrigazione con maggior sollievo; può infatti godere anche per quest’anno di un’agevolazione fiscale al momento della dichiarazione dei redditi.

La realizzazione di un impianto di irrigazione riguarda, oltre a parchi e giardini della prima casa ed eventuali seconde/terze case, anche le installazioni per orti, balconi e verande.

In questo ultimo caso, ad essere interessati dal bonus sono gli acquisti relativi ad impianti di microirrigazione.

Importo massimo Bonus Verde 2023

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L’importo massimo ammesso alla detrazione è pari a € 5000 per unità immobiliare a uso abitativo; nel calcolo complessivo delle spese sostenute sono comprese spese di progettazione e manutenzione effettuate in fase di installazione.

Dunque, il Bonus segue l’abitazione e non il contribuente: in caso di più proprietà, è possibile godere dell’importo massimo di 5000 euro per ciascun appartamento od abitazione, essendo sufficiente avere un titolo di proprietà o godimento (affitto, comodato, etc).

L’aliquota è pari al 36% della spesa sostenuta: dunque l’importo massimo che si può portare in detrazione è pari € 1800 per ciascun immobile (36% di 5.000 euro).

Condizione necessaria e fondamentale è che l’opera abbia carattere straordinario, ovvero si tratti di:

  • rifacimento ex novo
  • nuova installazione di un impianto di irrigazione.

Non è quindi compreso il tradizionale e semplice lavoro di manutenzione ordinaria dell’impianto stesso.

Come funziona il rimborso

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Il rimborso del 36% dell’importo speso (entro il limite di €5000) funziona, come per tutti gli altri Bonus riguardanti l’abitazione, nel seguente modo:

  • l’importo viene portato in detrazione al momento della dichiarazione dei redditi, diviso in 10 rate annuali di pari importo, a partire dall’anno successivo rispetto all’effettuazione dei lavori.

In parole semplici, se l’impianto di irrigazione è stato installato e pagato nel corso dell’anno solare 2023, il contribuente porterà in detrazione la quota pari ad 1/10 del totale a partire dall’anno fiscale 2024.

Ad esempio, per una spesa complessiva di €2000 per l’impianto, ogni anno verrà portato in detrazione €72, per 10 anni (€720 è pari al 36% del totale speso, ovvero €2000).

Bonus impianto irrigazione 2023: a chi spetta

La detrazione spetta a tutti i contribuenti italiani soggetti al pagamento dell’IRPEF, possessori o detentori dell’immobile.

In questo modo il bonus può essere richiesto, oltre che dai proprietari, da:

  • nudi proprietari
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • locatari o comodatari.

Nel caso in cui si proceda alla vendita dell’immobile oggetto degli interventi, la detrazione può essere trasferita all’acquirente, salvo accordi diversi fra le parti.

In caso di decesso dell’avente diritto alla detrazione, il beneficio fiscale viene trasmesso, per intero, esclusivamente all’erede dell’immobile.

Bonus impianto irrigazione 2023: condomini

Il beneficio fiscale può essere richiesto anche per lavori relativi a giardini condominiali.

L’importo massimo su cui calcolare la detrazione è identico, ovvero su € 5000, con le medesime modalità di 10 rate annuali di pari importo.

La possibilità di inserire in dichiarazione dei redditi l’importo è condizionato al versamento della quota parte dei lavori effettuati all’amministratore di condominio.

Bonus impianto irrigazione 2023: eccezioni

 

Sono esclusi dalla detrazione i lavori in economia effettuati dal privato cittadino, dunque le opere svolte senza essersi affidati ad aziende del settore.

Sono inoltre escluse tutte le attività di manutenzione ordinaria del giardino.

Bonus impianto irrigazione 2023: modalità di pagamento

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Per aver diritto alla detrazione per l’impianto di irrigazione, ed in generale per qualunque opera che rientra nel Bonus Verde, i pagamenti devono avere il requisito della tracciabilità.

Sono ammessi dunque:

  • bonifico bancario o postale
  • carta di credito
  • bancomat
  • carta prepagata
  • postepay
  • assegni bancari non trasferibili
  • assegni postali non trasferibili
  • assegni circolari non trasferibili.

La normativa non prevede una dicitura specifica per il bonifico parlante, sebbene possa essere utile, ai fini dell’archiviazione delle fatture, indicare nelle note a disposizione la frase:

  • Interventi soggetti al Bonus verde.

Bonus impianto irrigazione 2023: documenti da conservare

Completato il lavoro, il pagamento della fattura relativa determina il diritto all’agevolazione fiscale. E’ fondamentale aver cura della documentazione da presentare al professionista abilitato od al CAF in sede di dichiarazione dei redditi presso il CAF di riferimento.

Più precisamente è determinante conservare:

  • ricevuta del bonifico
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fattura di acquisto/installazione.

Bonus impianto irrigazione 2023: cumulabile?

Quesito interessante, soprattutto per chi deve pianificare una serie di spese quando sta effettuando la ristrutturazione della casa, è sapere se potrà aver diritto a più bonus. Per l’abitazione infatti, sono sempre più i bonus ammessi dal Governo per facilitare e consentire ad una platea più ampia di contribuenti, di ristrutturare casa secondo i più moderni concetti abitativi.

Ebbene, il Bonus giardino, detto anche Bonus Verde, è cumulabile con le seguenti agevolazioni fiscali:

Sarà dunque poter godere di diversi benefici fiscali, mantenendo accuratamente separate le differenti fatture in base alla tipologia di lavori.

Quindi potete stare tranquilli: se state procedendo ad un restauro di altre zone e locali dell’abitazione, potete procedere a cambiare il vostro impianto di irrigazione del giardino, senza temere di dover sborsare l’intera cifra.