Bonus luce 2023: cos’è e quanto si risparmia?

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Quanto si risparmia con il bonus luce? Scopriamo in cosa consiste il bonus erogato ogni trimestre, a chi spetta e quali sono i requisiti necessari per accedere all’agevolazione.

Bolletta luce
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In realtà il bonus luce corrisponde al bonus sociale che è una misura volta a ridurre la spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica, di gas naturale e idrica dai nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico. Come specificato, non tutti possono godere del bonus sociale, ma bisogna essere in possesso di determinati requisiti. Prima di capire quanto si risparmia grazie al bonus sociale per disagio economico, vediamo come ottenerlo e quali sono i requisiti.

Bonus sociale per disagio economico

Bollette
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Come specificato, il bonus sociale per disagio economico è rivolto alle famiglie che versano in condizioni di disagio dal punto di vista economico. Nel dettaglio, i cittadini che intendono richiederlo devono:

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro
  • appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro
  • appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza

Per ottenere il bonus, tutti i cittadini devono presentare annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè, ecc.) e devono risultare in condizione di disagio economico.

Il bonus luce per il disagio economico va dai 145,80 euro ai 265,50 euro a trimestre in base alla composizione del nucleo familiare e all’Isee. Nel dettaglio:

  •  1-2 componenti: 145,8 (trimestrale) – 48,6 (mensile)
  • 3-4 componenti: 189 (trimestrale) –  63 (mensile)
  • oltre 4 componenti: 212,4  (trimestrale) – 70,8 (mensile)

Bonus sociale per disagio fisico

A differenza del disagio economico, il bonus elettrico per disagio fisico è rivolto ai nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in condizioni di disagio fisico. È stato introdotto dalla normativa nazionale e successivamente attuato con provvedimenti di regolazione dell’Autorità. Per ottenerlo, i soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali per la loro sopravvivenza devono presentare domanda presso i Comuni o i CAF abilitati.

Il valore del bonus elettrico per disagio fisico è determinato dall’Autorità, secondo criteri previsti dalla normativa e dipende da:

  • potenza contrattuale
  • apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate
  • tempo giornaliero di utilizzo

Il valore effettivo del bonus viene calcolato dal sistema informatico che gestisce le agevolazioni (SGAte) tenuto conto di quanto certificato dalla ASL competente. L’importo del bonus viene scontato sulla bolletta dell’energia elettrica e viene suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda.

Per saperne di più su come risparmiare in bolletta, leggi l’articolo in cui è stato approfondito l’argomento.