Bonus elettrico 2023: come funziona, cosa fare

Autore:
Davide Bernasconi
  • Giornalista

Bonus elettrico 2023: cos’è, come funziona. Differenza fra disagio economico e disagio fisico. Quali sono i documenti da presentare. Importi del bonus. Come ricevere il bonus in fattura. Scadenze. Erogazione in fattura. Aggiornamento marzo 2023.

Bonus elettrico 2022: arriva l’aumento!
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Il bonus elettrico 2023 è l’agevolazione per le bollette dell’energia elettrica consistente in uno sconto diretto in fattura. Introdotto dal Governo Italiano nelcorso del 2022, è stato reso operativo dall’Autorità in collaborazione con i Comuni Italiani.

Consiste in un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica in favore delle famiglie che si trovano in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose.

Sull’onda emotiva dell’impennata degli importi delle bollette, il Governo ha deciso di aumentare nel mese di marzo la platea delle famiglie aventi diritto, alzando il tetto ISEE per poter averne diritto.

In occasione del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2023, il bonus sociale luce e gas è stato rinnovato per il secondo trimestre 2023, aprile/giugno.

Bonus elettrico: tipologie

Le tipologie di bonus elettrico sono 2:

  • disagio economico
  • disagio fisico (gravi condizioni di salute).

Differenti sono anche i modi di presentazione della domanda ed il suo funzionamento.

Vediamo nello specifico cosa occorre fare e quando.

Bonus elettrico 2023 per disagio economico: come fare per ottenerlo

Per poter richiedere il bonus elettrico in base alla situazione di grave disagio economico, ci sono novità già a partire dallo scorso anno. Non è più necessario recarsi presso gli uffici comunali od il CAF per presentare la domanda.

E’ sufficiente che il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) al fine di ottenere l’attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate per le quali farà richiesta.

E’ sufficiente che il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) in maniera da ottenere l’attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate per le quali farà richiesta. Sarà compito di ARERA (Istituzione delle Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità), sulla base del confronto con le informazioni presenti nelle banche dati INPS, ad assegnare il bonus.

In possesso dunque della DSU, oltre ad accedere ad altre prestazioni, si otterrà accesso automatico al bonus sociale per disagio economico.

In questo modo, Comuni e CAF non sono più autorizzati a ricevere le domande.

Cos’è la DSU

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è il documento che attesta le informazioni anagrafiche, patrimoniali e reddituali di un nucleo familiare.

La sua caratteristica è di indicare, oltre ai redditi percepiti da chi forma il nucleo famigliare, gli eventuali possedimenti di beni mobili ed immobili.

Si può compilare la DSU direttamente sul sito dell’INPS, oppure rivolgersi a commercialisti, CAF o patronati.

Requisiti

Secondo il decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, le condizioni necessarie che attribuiscono il bonus sono:

  • appartenenza ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a €15.000
  • appartenenza ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a €20.000
  • appartenenza ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

E’ sufficiente la sussistenza di una di queste 3 condizioni.

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E’ necessario che uno dei componenti del nucleo familiare ISEE sia intestatario di un contratto di fornitura elettrica avente tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale attiva.

Quando

Il riconoscimento del bonus avverrà comunque, nel caso dovuto, per i precedenti mesi mesi dell’anno e le eventuali quote saranno presenti nelle bollette. Il bonus viene erogato direttamente in fattura.

Importo

L’importo del bonus è correlato al numero di persone che compongono il nucleo famigliare. Viene costantemente aggiornato dall’Autorità in base al costo della vita.

Per il 2023 gli importi, per ogni trimestre, sono i seguenti:

  • Famiglia 1/2 componenti € 182,70
  • Famiglia 3/4 componenti € 236,70
  • Famiglia oltre 4 componenti € 265,50.

Tutto al momento confermato, anche se, il Governo italiano ha deciso di intervenire ulteriormente a seguito dei forti rincari in arrivo e che rischiano di mettere in ginocchio molte famiglie.

Bonus elettrico 2023 per disagio fisico: come fare per ottenerlo

Bonus elettrico 2022: arriva l’aumento!
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Il bonus luce per chi si trova in condizioni di disagio fisico non ha invece subito mutamenti. Hanno diritto ad ottenere il bonus tutti quei clienti domestici affetti da grave malattia oppure i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita.

Tale bonus, rispetto all’erogazione per chi è in situazione di disagio economico, è totalmente indipendente dal reddito: non è infatti richiesta la dichiarazione ISEE.

Dove presentare la domanda

La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica, anche nel caso in cui sia soggetto diverso dal malato, utilizzando i relativi moduli oppure presso altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane).

Documenti

Il documento necessario per la presentazione della domanda è il certificato ASL in cui risultino le seguenti informazioni:

  • la situazione di grave condizione di salute
  • la necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali per supporto vitale
  • quale apparecchiatura viene utilizzata
  • ore di utilizzo giornaliero necessarie
  • indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata
  • documento di identità e codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente
  • modulo B compilato.

Scadenza del bonus

Quando il bonus elettrico viene concesso in funzione di una condizione di disagio scadenza, non presenta scadenza. Verrà infatti erogato fino a quando non cesserà l’utilizzo degli apparecchi medicali.

Importo

Il bonus elettrico concesso in base al disagio fisico prevede importi differenti in base a:

  • potenza contrattuale
  • apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate
  • tempo giornaliero di utilizzo.

Per il 2023 (Al momento primo trimestre) gli importi sono i seguenti:

Fascia minima 600 kWh/anno

  • fino a 3kW 99 €
  • Da 3 a 3,5 kW 116,6 €
  • Da 3,5 a 4 kW 117 €
  • Oltre 4,5 kW 169,2 €

Fascia media tra 600 e 1200 kWh/anno

  • fino a 3kW 171,9 €
  • Da 3 a 3,5 kW 180 €
  • Da 3,5 a 4 kW 185,4 €
  • Oltre 4,5 kW 240,3 €

Fascia massima oltre 1200 kWh/anno

  • fino a 3kW 248,4 €
  • Da 3 a 3,5 kW 253,8 €
  • Da 3,5 a 4 kW 260,1 €
  • Oltre 4,5 kW 311,4 €

Cumulabilità

Il bonus elettrico per disagio fisico è cumulabile con quello per disagio economico, nel caso in cui siano presenti i rispettivi requisiti di ammissibilità.

Erogazione

Come per il bonus dovuto per condizioni di disagio economico, anche questa agevolazione verrà indicata direttamente in fattura, una volta accertata l’esistenza delle condizioni.

Bonus elettrico 2023: come si riceve

Per chi ne ha diritto, l’importo si riceve direttamente in bolletta, suddiviso in parti eguali nelle fatture ricevute e relative ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda.

Per verificare, è sufficiente consultare la bolletta e nella sezione “totale servizi di rete – quota fissa” cercare il dettaglio dell’importo relativo al bonus.

Bonus elettrico 2023: aggiornamento

Il bonus sociale, valido sia per luce che gas, è stato rinnovato dal Governo anche per il trimestre aprile/giugno 2023. Rimane quindi aperta la possibilità di richiederlo ed ottenerlo mediante dichiarazione ISEE: