Superbonus, il conto sale a 86 miliardi: è costato oltre il doppio
Superbonus 110%, è costato oltre il doppio: la spesa ammonta a 86 miliardi contro i 41 previsti. La spinta sul Pil è stata minima, la crescita è stata di poco meno di 2 punti in tre anni. È quanto illustrato da Giovanni Spalletta, direttore generale del ministero dell’Economia che ha svelato i dati durante l’audizione nella commissione bilancio della Camera.

Il direttore generale del dipartimento Finanze del ministero dell’Economia ha illustrato gli effetti del superbonus e del bonus facciate sulle casse dello Stato. Parliamo di ben 45,2 miliardi in più rispetto a quanto stimato.
Per quanto riguarda il bonus facciate, la spesa prevista era di 5,9 miliardi, ma quella effettiva ha superato ogni previsione. Il costo è stato di 19 miliardi, più del triplo rispetto alle previsioni. Passiamo al superbonus che da una spesa prevista di 35 miliardi, in realtà sono stati spesi ben 76,1 miliardi. In totale, la spesa complessiva stimata era di 41 miliardi; di fatto sono stati spesi 86 miliardi. Si tratta di una differenza notevole, oltre il 100%.
Durante la stessa audizione è intervenuto anche il ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta, il quale ha chiarito che la revisione dell’Eurostat riguardo i criteri di classificazione dei crediti da Superbonus e del bonus facciate:
non ha operato nessuna modifica sul debito pubblico atteso, le previsioni di fabbisogno e debito sono rimaste uguali. La revisione della classificazione ha comportato un anticipo del profilo temporale degli effetti sull’indebitamento netto rispetto alla registrazione per cassa. La revisione al rialzo dei costi delle agevolazioni ha comportato un peggioramento delle stime del fabbisogno e del debito negli anni della fruizione dell’agevolazione, particolarmente concentrata negli anni 2023-2026.
Superbonus e bonus facciate: ecco quanto è costato allo Stato

Dai dati emerge che a fine aprile gli investimenti ammessi al Superbonus ammontano a oltre 74 miliardi, anche se è stato registrato un evidente rallentamento sia degli investimenti che dei lavori ultimati rispetto al periodo precedente. Inoltre, l’ostacolo maggiore è costituito dalla cessione del credito e sconto in fattura.
Inoltre, i dati Enea dell’ultimo report mostrano che al 30 aprile 2023 erano in corso circa 407.000 interventi edilizi incentivati ai quali corrispondono 74,6 miliardi di investimenti ammessi a detrazione. A questi 74,6 miliardi corrisponde un effettivo beneficio fiscale pari a circa 82 miliardi di euro.
Nel dettaglio, secondo l’ultimo aggiornamento del 30 aprile 2023 si registrano:
- 407.396 il numero degli edifici (ossia delle asseverazioni)
- 75.895.452.596,79 euro il totale degli investimenti
- 74.613.779.029,81 il totale degli investimenti ammessi a detrazione
- 59.944.173.032,03 euro il totale investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione.
Condomini:
- 61.243 il numero di edifici condominiali
- 37.425.566.675,56 il totale degli investimenti
- 37.150.650.332,91 totale investimenti condominiali ammessi a detrazione
- 26.745.909.316,50 totale lavori condominiali realizzati ammessi a detrazione.
Edifici unifamiliari:
- 232.497 il numero degli edifici unifamiliari
- 27.274.717.800,64 totale degli investimenti
- 26.500.662.516,42 totale investimenti in edifici unifamiliari ammessi a detrazione
- 23.257.587.953,29 totale lavori in edifici unifamiliari realizzati ammessi a detrazione.
Unità immobiliari funzionalmente indipendenti:
- 113.650 il numero delle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (quasi uguale al mese precedente, 113.140)
- 11.193.478.603,51 totale investimenti
- 10.961.626.648,31 totale investimenti in unità immobiliari funzionalmente indipendenti ammessi a detrazione
- 9.939.950.737,08 totale lavori in unità immobiliari funzionalmente indipendenti realizzati ammessi a detrazione.
Superbonus news
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