Superbonus, parte la cessione dei crediti in 10 anni: operativo lo Spalmacrediti
Superbonus e cessione dei crediti, dal 2 maggio parte la cessione del credito in 10 anni. Al via la rateizzazione lunga ed è operativo lo Spalmacrediti per la cessione dei crediti da Superbonus, Sismabonus e bonus barriere architettoniche. Diamo un’occhiata alle ultime novità.

Come promesso, lo Spalmacrediti diventa realtà e i titolari di crediti da Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche (imprese edilizie, banche e altri cessionari) potranno finalmente ripartire in 10 anni i crediti non ancora utilizzati per i quali è stata comunicata la prima opzione entro lo scorso 31 marzo.
Nel dettaglio, è possibile applicare la nuova ripartizione per la quota residua delle rate dei crediti riferite:
- agli anni 2022 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022, relative al Superbonus (codici tributo 6921, 7701 e 7711)
- agli anni 2023 e seguenti, per i crediti derivanti dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023, relative al Superbonus (codici tributo 7708 e 7718), nonché dalle comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023, relative al Sismabonus (codici tributo 6923, 7703 e 7713) e al Bonus barriere architettoniche (codici tributo 7707 e 7717).
Inoltre, ogni nuova rata annuale può essere utilizzata esclusivamente in compensazione e non potrà essere a sua volta ceduta, né ulteriormente ripartita.
Superbonus, attivo lo Spalmacrediti

Come anticipato, a partire dal 2 maggio sarà possibile comunicare la scelta della rateizzazione lunga attraverso la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, accedendo all’area riservata del sito dove sarà attiva una nuova funzionalità all’interno della “Piattaforma cessione crediti”. Inoltre, dal 3 luglio 2023, anche gli intermediari provvisti di delega alla consultazione del Cassetto fiscale dei titolari dei crediti potranno accedere al servizio.
Rateizzazione lunga, un esempio di calcolo
L’Agenzia delle Entrate fornisce anche un esempio di calcolo. Dal momento che la comunicazione può riguardare anche solo una parte della rata del credito al momento disponibile, con successive comunicazioni potranno essere rateizzati, anche in più soluzioni, la restante parte della rata e gli eventuali altri crediti nel frattempo acquisiti.
Per esempio, un soggetto che dispone della rata del 2023 relativa a crediti di tipo Sismabonus dell’importo di 100 euro – e prevede di non avere sufficiente capacità per assorbirla in compensazione tramite F24 entro il 31 dicembre di quest’anno – potrà stimare la quota della rata del 2023 che riuscirà a utilizzare in compensazione entro la fine dell’anno (per esempio 60 euro) e comunicare all’Agenzia delle Entrate la restante parte della rata che non prevede di utilizzare (40 euro): questo importo residuo sarà ripartito in dieci rate annuali di 4 euro ciascuna, utilizzabili in compensazione dal 1° gennaio al 31 dicembre degli anni dal 2024 al 2033.
Se alla fine del 2023 il soggetto avrà altri crediti residui non compensabili, potrà comunicare all’Agenzia di volerli ripartire nei successivi dieci anni. In alternativa a questa prima soluzione, sarà possibile attendere la fine del 2023 per avere contezza dei crediti residui non compensabili e inviare la relativa comunicazione alle Entrate.
Superbonus news
Su Pianetadesign.it potete trovare sempre tutte le ultime notizie aggiornate in materia di Superbonus oltre alle istruzioni ed alle guide che spiegano la modalità del funzionamento della cessione del credito e dello sconto in fattura.