Slice: il megayacht openspace

Autore:
Fabiola Criscuolo
  • Giornalista

Uno spazio ampio e luce che avvolge tutti gli interni, sono le basi del concept del nuovo Slice, il megayacht di 85 metri pensato per rivoluzionare la nautica. Abbandonando lo schema già conosciuto e utilizzato, l’imbarcazione del cantiere olandese Feadship si posiziona tra i prossimi gioielli del mare. Scopriamo di più.


Slice: il megayacht openspace
Photo by Feadship

Sfruttare quanta più luce naturale possibile, anche su un megayacht, non è più un sogno. Il progetto del cantiere olandese Feadship prevede infatti la realizzazione di un megayacht caratterizzato, già negli esterni, da una lunga striscia di vetro che garantisce una maggiore illuminazione proveniente dall’esterno. Un’idea nata dalla collaborazione con lo studio De Voogt.

È proprio dalla luce che si è scelto di partire per ideare questo nuovo capolavoro, che sorprende non solo per la sua grandezza, ma anche per la maestosità e per il rispetto nei confronti dell’ambiente, mediante l’utilizzo di materiali più sostenibili e il progetto id una navigazione green.

Caratterizzato da una ridefinizione dell’interior yacht design, mediante l’eliminazione dei corridoi a bordo, Slice offre veri e propri spazi da vivere, più che percorsi da compiere per arrivare da un punto all’altro dell’imbarcazione. Ma ciò che più di ogni altra cosa sa sorprendere, è la ridefinizione degli spazi interni. Scopriamo di più.

Leggi anche Porte da interni

Slice: il nuovo modo di vedere gli interni

Slice: il megayacht openspace
Photo by Feadship

Più che una semplice hall, il luogo in cui inizia una vera esperienza. È proprio questo il primo pensiero che si ha quando si accede al ponte principale della Slice, uno spazio di 70mq senza nessuna interruzione, neanche quella delle scale. Un progetto studiato nei minimi dettagli e in cui sono state le analisi dei dati a dettare le posizioni, anche della piscina.

Per realizzare interni che fossero all’altezza del progetto, Feadship si è rivolta al designer olandese Marco Van Ham, il quale ha evitato l’utilizzo del teak per preferire materiali anche più altolocati, come il marmo, l’onice retroillumianto o la foglia d’argento.

Ciò a cui si è dato molto rilievo, nella progettazione del nuovo Slice, è il concetto di privacy e, proprio per questo motivo, si è prevista una passerella di ormeggio a prua, che permette di lasciare la poppa, e di conseguenza la piscina, completamente nascoste e con vista sul mare.

Un’imbarcazione che, nonostante le sue innumerevoli particolarità e il superlusso che la caratterizza, riesce a mantenere la leggerezza. Per la sua realizzazione lo studio De Voogt si è infatti ispirato alla formula 1, prediligendo la fibra di carbonio, più resistente dell’acciaio e decisamente più leggera, in modo da garantire una migliore navigabilità.

Un megayacht green anche nella navigazione, se si considera che per la propulsione si prevede un progetto a zero emissioni di carbonio.