Lexus Design Award 2023: ecco i nomi dei vincitori

Autore:
Tiziana Morganti
  • Giornalista

Un dispositivo che raccoglie la nebbia e la trasforma in acqua potabile e un puzzle creato per i non vedenti sono tra i vincitori del Lexus Design Award di quest’anno.

Particolare Fog-X
Photo Lexus

Lexus Design Award è un concorso internazionale di design che premia i designer emergenti. Il tema di quest’anno era Design for a Better Tomorrow ed aveva il compito di mette in luce i progetti che mirano ad aiutare a risolvere i problemi sociali, preparandosi per il futuro.

I quattro progetti vincitori per il 2023 includono Fog-X del designer svedese Pavels Hedström; Print Clay Humidifier del cinese Jiaming Liu; Touch the Valley dello studio di design statunitense Temporary Office; e Zero Bag dei designer coreani Kyeongho Park e Yejin Heo.

A sceglierli tra i molti partecipanti è stata una giuria composta dalla curatrice del MoMA Paola Antonelli, dal designer di New York Karim Rashid e dal responsabile globale del design di Toyota e Lexus Simon Humphries. I canoni utilizzato per la selezione sono stati i criteri base di Lexus: anticipare, innovare, affascinare e migliorare la felicità.

Il Fog-X di Pavels Hedström

Particolare di Fog-X .
Photo Lexus

Si tratta un dispositivo mobile espandibile progettato per raccogliere la nebbia e trasformarla in acqua potabile. Nasce per l’utilizzo in ambienti aridi dove l’acqua scarseggia, e può produrre fino a dieci litri al giorno. Grazie anche alla sua forma ad ombrello, utilizza una rete per raccogliere la nebbia per poi incanalarla in un contenitore d’acqua. Tutta la struttura, poi, è realizzata in alluminio leggero, acciaio riciclato e plastica PET.

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“Il risultato dell’estrema scarsità d’acqua è diventato il punto di partenza per la progettazione di habitat che potrebbero essere autosufficienti nella raccolta di acqua pulita durante gli studi sul campo nel deserto di Atacama nel 2019”, ha affermato Hedström.

Il Print Clay Humidifier

Particolare del Print Clay
Photo Lexus

E’ un umidificatore di argilla non elettrico stampato in 3D. Questo vuol dire che è stato creato da Jiaming Liu attraverso l’utilizzo di ceramica riciclata. Il progetto, dunque, ha lo scopo proprio di affrontare il problema dei rifiuti ceramici che vengono scaricati nelle discariche. Secondo la Liu, il materiale può essere una risorsa sociale utile ma può anche incidere negativamente sull’ambiente.

La parte superiore del deumidificatore assorbe l’acqua e poi la fa evaporare, mentre la parte inferiore raccoglie e immagazzina fino a 500 millilitri di acqua. Sembra, infatti, che la ceramica riciclata migliori la resistenza e l’assorbimento della struttura stessa.

Il Touch the Valley

Particolare del Touch the Valley
Photo Lexus

Touch the Valley è un puzzle topografico 3D progettato per essere utilizzato da persone ipovedenti. Il processo di ricomposizione del puzzle mira a incoraggiare l’esperienza del mondo fisico attraverso il tatto.

I pezzi del puzzle hanno una trama a zigzag e contorni che “scorrono” su di essi, consentendo agli utenti di sentire quali segmenti si collegano tra loro. Il suo design è stato ispirato dalla Yosemite Valley nella Sierra Nevada, in California, che è nota per le sue caratteristiche naturali che presentano alti dislivelli.

Zero Bag

Particolare Zero Bag
Photo Lexus

L’ultimo progetto vincitore è firmato da Kyeongho Park e Yejin Heo. Si tratta di una confezione di abbigliamento realizzata con alghe e solubile in acqua.

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“La mia ragazza compra molti vestiti avvolti in sacchetti di plastica, il che è un enorme spreco e dannoso per l’ambiente. Con oltre 100 miliardi di capi di abbigliamento prodotti ogni anno in tutto il mondo, i rifiuti di imballaggio sono in aumento” – ha affermato Park – Per risolvere questo problema, ci è venuta l’idea di creare delle confezioni che si sciogliessero in acqua con il detersivo perché lei lavasse anche i vestiti che comprava”.

Secondo Park, l’idea è nata dall’osservazione del comportamento dei consumatori in Corea, dove i vestiti appena acquistati vengono lavati per rimuovere le sostanze chimiche prima di indossarli. La confezione incorpora anche detersivi di carta attaccati alla plastica idrosolubile, il che significa che può essere utilizzato per lavare i vestiti mentre si dissolve.