Imu: esenzione alle seconde case ma con controlli serrati

Autore:
Cantoni Stefano

Novità in ambito IMU: estese le esenzioni anche alle seconde case, ma i controlli saranno stringenti. Ecco le ultimissime in materia.

Imu: esenzione alle seconde case ma con controlli serrati
Imu e novità in merito

Grazie alla sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022 la Corte Costituzionale ha reso di fatto illegittima la norma del 2011 che limitava a solo una delle due case l’esenzione IMU. Il riferimento è ovviamente a una coppia di coniugi con due appartamenti o unità immobiliari di proprietà.

Il limite automatico sulla seconda casa va dunque a sgretolarsi, stando al nuovo decreto: condizione però essenziale perché ciò accada è che entrambe le case siano abitate e vissute. Esse dovranno essere dunque residenze abituali e dimore di fatto di un coniuge.

Come dimostrare ciò? Semplice, tramite scelta del medico di base, intestazione delle utenze, consumi congrui a una fattuale residenza. Fondamentale, e qui sta il nodo della questione, è che la dimora sia abituale e non accessoria o contingente.

In parole povere, chi risiede in un immobile ma non ci vive, pagherà l’IMU come seconda casa come prima. Buone nuove, però, per chi è realmente esentato e in passato ha dovuto pagare la tassa: può infatti richiedere un risarcimento entro 5 anni dal versamento.

A ciò si andrà a sommare la richiesta di cambio di destinazione dell’immobile, da presentare entro il 30 giugno 2023: scattando di livello e divenendo abitazione principale, addio IMU.