Housing First: abitare è un diritto umano

Autore:
D'amora Patrizia

Si può davvero contrastare la marginalità degli homeless? La risposta è Housing First, la rete europea per i senza dimora. Il modello funziona ed è attivo anche in Italia dal 2014.

Housing First: abitare è un diritto umano

L’Housing First è la risposta più concreta al problema dei senza fissa dimora. Si tratta di un approccio completamente diverso, che ribalta la vecchia logica emergenziale dei dormitori. La casa è un diritto di tutti e l’Housing First è la rete che opera per garantire un’abitazione ai senza tetto.

Le persone che vivono in strada da anni o che rischiano di perdere la propria abitazione ricevono l’opportunità di entrare in un appartamento autonomo, senza passare dal dormitorio. Tutto questo avviene grazie ai servizi sociali territoriali, che si attivano concretamente per offrire un supporto reale, tramite un equipe di operatori sociali (supporting housing).

I risultati sono più che incoraggianti. La ricerca dimostra che 8 persone su 10 escono dall’isolamento, iniziano a prendersi cura di sé e ricominciano a praticare attività e hobby. In molti casi, c’è un riavvicinamento con amici e familiari.

L’Housing First si ispira al modello statunitense sviluppato negli anni Novanta dal dottor San Tsemberis. Da allora, molti Paesi hanno adottato questo modello, tra i quali Canada, Australia e Finlandia.

In Italia la sperimentazione è iniziata nel 2014, ma dal 2020 si è costituita la HFI –  la community italiana dell’Housing First, punto di riferimento per tutti coloro che vogliono aderire al progetto di housing con standard definiti e riconosciuti internazionalmente.