Hennessy: Kim Jones crea un decantar e una sneaker ispirandosi al mondo del cognac
Volevo che l’effetto finale fosse chic e di grande livello. L’intento, infatti, è quello di riflettere sia la lunga eredità del cognac che i miei valori di design
Come nascono le HNY Low Sneakers

Per i dettagli della scarpa ci siamo ispirati interamente al contenitore. In questo senso, ad esempio, il nastro ha contribuito a dare vita ai lacci, mentre i riflessi del vetro e del suo contenuto ci ha ispirati per realizzare gli occhielli.
Per quanto riguarda la realizzazione, poi, le scarpe sono state affidate ad una fabbrica italiana di proprietà di Hennessy e della società madre di Dior, LVMH. Inoltre è stata aggiunta anche una scatola di rovere. Questo tipo di confezione, ovviamente, ha lo scopo di ricordare le botti in cui riposa il cognac Hennessy X.O. Ed ha aggiunto:
Mi piace il fatto che questa scarpa riesca ad essere particolarmente versatile. Grazie al suo stile lineare e al colore scelto, infatti, è facilmente abbinabile sia con capi sartoriali che con il denim. Un effetto ottenuto proprio grazie alla monocromia scelta.
La creazione di una bottiglia Hennessy

Accanto alle scarpe da ginnastica, Jones ha creato anche una bottiglia e un decanter. Entrambi sono stati realizzati traendo ispirazione dagli involucri originali di carta velina in cui è stato confezionato Hennessy X.O. Altro aspetto da cui trarre ispirazione, però, è stata anche la tecnica del drappeggio per la realizzazione degli abiti.
Osservare la confezione delle bottiglie vintage di Hennessy è stato illuminante. Questo, infatti, mi ha detto molto su quanto fossero preziose e su come siano state maneggiate con cura. Riflettendo sulla forma da realizzare, dunque, ho pensato all’eleganza e al movimento di un abito da ballo. A questo ho aggiunto anche la visione di una tenda mentre si alza e si abbassa. Così facendo sono riuscito ad ottenere un effetto moderno e raffinato.
Il decanter è stato realizzato con del titanio fuso. Questo, infatti, avvolge interamente la struttura interna come una seconda pelle architettonica. Per quanto riguarda la bottiglia, invece, viene descritta come una sorta di versione prêt-à-porter ed è stata creata una seconda pelle in alluminio. Due visioni preziose ed ambiziose dal punto di vista artistico che sono costate a Jones non poco impegno.
Ho scelto di gestire questo progetto come se stessi realizzando un capo d’abbigliamento. Con le stoffe, però, tutto può essere modellato e cambiato velocemente. Lo stesso non accade con il metallo. Questo vuol dire che ci vuole del tempo e che, oltretutto, l’idea originale potrebbe essere realizzata in modo diverso dalla visione di partenza. Il tutto per motivi puramente tecnici. Nonostante questo, però, è incredibilmente interessante e stimolante scoprire, fase per fase, come il progetto cambia e si evolve.
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