Kartell e Magis, quando il design incontra la sostenibilità

Autore:
Marilena Pitino
  • Giornalista

Pezzi di design che vanno oltre il progetto per contribuire alla salvaguardia del nostro Pianeta e favorire un’economia circolare. 

Kartell e Magis, quando il design incontra la sostenibilità
Magis, sedie Alpina

Il nostro pianeta sta affrontando sfide senza precedenti. Oggi la sostenibilità è infatti un tema centrale per le aziende, sempre più impegnate nel trovare nuove modalità di produzione che possono contribuire concretamente alla salvaguardia del Pianeta. Così eccellenze del design e del made in Italy, come Kartell e illycaffè e Magis hanno sviluppato progetti che intendono rafforzare i modelli di produzione per un’economia circolare.

Re-Chair, Kartell e illycaffè insieme per un progetto sostenibile

Kartell e Magis, quando il design incontra la sostenibilità
Re-Chair, Kartell e illycaff?

Per la prima volta dalle capsule di scarto nasce un prodotto di design: la sedia Re-Chair, già nel nome vocata ad essere oggetto di sperimentazione sul riciclato, ultima nata dalla creatività di Antonio Citterio per Kartell, diventa special ambassador del progetto di illycaffè.  Prodotta nella variante colore nero, con le capsule riciclate di caffè Iperespresso illy, rappresenta la prima tappa di un percorso che si evolverà su altri prodotti della collezione.

La collaborazione con illycaffè non si sostanzia con la semplice fornitura di riciclato ma incarna una modalità nuova di gestire il processo di economia circolare tra due eccellenze – racconta Claudio Luti, presidente di Kartell. Dalla qualità di un prodotto industriale di largo consumo nasce una collaborazione che genera bellezza e si fonda esso stesso sulla qualità.

Dagli scarti delle capsule del caffè ad un oggetto di design

Kartell e Magis, quando il design incontra la sostenibilità
Re-Chair, Kartell

Le componenti plastiche della capsula Iperespresso arrivano alla linea produttiva di illycaffè per essere sottoposte ad una lavorazione preliminare rispetto al riempimento di caffè della capsula stessa, che consiste in una foratura di altissima precisione per permettere la fuoriuscita del caffè e nell’assemblaggio delle singole componenti della capsula. Durante tale processo, attraverso i controlli automatizzati, vengono scartate le capsule che presentano un’errata foratura o un imballaggio non corretto.

Le componenti scartate sono composte da plastica di alta qualità che, grazie a questo progetto, vengono trasformate in materia prima secondaria. Partendo da questa materia Kartell, con un percorso di rigenerazione del materiale macinato e riportato a granulo iniettato, trasforma la capsula per il caffè eliminata dal ciclo produttivo in un bene durevole, un progetto di design.

Sono felice di questa partnership con Kartell, un’azienda con la quale condividiamo i valori legati alla qualità e alla sostenibilità – racconta Andrea Illy, presidente di illycaffè. Come B Corp applichiamo il modello rigenerativo, che persegue il benessere attraverso la circolarità e la rigenerazione della biosfera attraverso l’attività di impresa. Re-Chair rappresenta la sintesi perfetta di tale modello.

Sono stati impiegati quasi due anni di lavoro per arrivare ad ottenere lo standard qualitativo e la meccanica necessaria per produrre una sedia dalle cialde di scarto del caffè.

Alpina, verso la fine della dittatura della plastica

Anche l’azienda Magis con la dichiarazione“Fine della dittatura della plastica”, una mission più che uno slogan, porta avanti dai primi anni 2000 progetti in una direzione di salvaguardia del Pianeta.

Sperimentazione, benessere e sostenibilità: sono questi, infatti, i nostri principi racchiusi nell’innovazione che considera il progetto nel rispetto totale dell’uomo e dell’ambiente. Una consapevolezza che si rispecchia nella ricerca dei materiali riciclabili, biodegradabili e non tossici.

Ma anche e soprattutto nello sforzo di scegliere tecnologie nuove che riducono gli scarti e il materiale utilizzato e puntano su un design green capace di andare oltre il tempo e oltre le mode.

Alpina di Magis, 100% riciclabile

Kartell e Magis, quando il design incontra la sostenibilità
Magis, sedia Alpina

La sedia Alpina, progettata dai designer inglesi Edward Barber e Jay Osgerby, e presentata durante lo scorso Salone del Mobile, definisce il nuovo archetipo della sedia in un’ottica di sostenibilità a 360°.

Il pezzo, ispirato ad un modello classico della tradizione del mobile alpino, combina la struttura in massello di frassino (certificato FSC) con lo schienale stampato ad iniezione in plastica bio-based che deriva interamente da oli da cucina di scarto.

Come designer abbiamo la grande responsabilità di adottare un approccio sostenibile e circolare nella nostra pratica lavorativa. Prima di tutto progettiamo tenendo in mente il tema della longevità. Ogni pezzo che lanciamo è destinato a essere tramandato tra le generazioni future come un ambito cimelio. La bioplastica utilizzata nella progettazione di Alpina è un passo verso un futuro in cui tutti i prodotti sono creati da materiali responsabili, con proprietà di resistenza e riciclabilità, raccontano Edward Barber e Jay Osgerby.

Edward Barber e Jay Osgerby, una solida collaborazione

Kartell e Magis, quando il design incontra la sostenibilità
Dettaglio sedia Alpina, Magis

Alpina rappresenta il quarto progetto di Barber Osgerby per Magis. I due designer londinesi tornano a proporre il loro approccio multidisciplinare, con una propensione alla sperimentazione e alla volontà di far convivere linee pulite e materiali diversi. La collaborazione è iniziata nel 2007 con l’appendiabiti a muro Birds on a Wire ed è poi proseguita nel 2010 con il loro design dell’appendiabiti da terra Four Leaves e il portaombrelli Poppins.

Kartell e Magis: foto e immagini