I tre oggetti di Design che hanno fatto la storia

La storia del Design è stata in grado di regalarci, lungo il corso dei secoli, oggetti di largo impiego capaci di configurarsi quali veri e propri simboli iconici della cultura e dell’arte pop. I grandi designer che hanno colorato la storia moderna dedicata all’arredamento, sono stati in grado di utilizzare una grande varietà di cromie, materiali e geometrie, con l’obiettivo di concepire complementi e matericità rivoluzionarie, destinate ad immortalarsi nella memoria collettiva, spesso su scala mondiale.

I tre oggetti di Design che hanno fatto la storia
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Oggi vogliamo raccontarvi dei tre oggetti di design che hanno scalato la classifica in fatto di tendenze indimenticabili, assurgendo a sinonimi di mode in grado di scalfire l’asset biografico del concetto stesso di design, quale emblema più significativo e ancestrale della storia dell’arredamento in senso lato. Allora, quali sono esattamente i tre oggetti cult che vogliamo presentarvi in questa classifica? E ancora, come sono nati e perchè?

1. Sedia da caffè Thonet N° 14

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Foto di LoveDesign

Il nome vi potrebbe ricordare poco, ma basta darle uno sguardo per ricollegare subito di quale oggetto celebre stiamo parlando. Insomma, chi non si è mai seduto anche solo una volta nella vita al bar in compagnia di amici, su qualcuna di queste sedie iconiche.

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Per i più giovani, magari potrebbe essersi trattato di un bar stile vintage, ma quasi tutti avranno sperimentato l’incontro con questo emblema storico del design. Si tratta di un complemento d’arredo padre di tutte le sedie da caffè del mondo e nato in Germania nella seconda metà del 1800.

Chi ideò la mitica sedia da caffè Thonet N°14? Il merito va all’omonimo Michael Thonet, il quale concepì un’intricata tecnica di piegatura del legno per mezzo dell’uso del vapore, un metodo a dir poco rivoluzionario per quell’epoca.

L’ambizione di Thonet era quella di realizzare una sedia in grado di essere prodotta in serie e venduta quindi ad un prezzo piuttosto modico. Dopo una serie di esperimenti tecnici, nel 1859 la Thonet n° 14 venne lanciata sul mercato, spopolando subito in ogni dove.

2. Poltrona a sfera

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Questa poltrona rappresenta una delle prime sedute meno convenzionali esistenti, e godette di un apice di successo nel corso degli anni 60‘.

Si tratta di un pezzo di design che riflette splendidamente – grazie al proprio profilo sferico anticonformista – le tendenze culturali dell’epoca a chiaro stampo futurista.

La ball chair venne progettata nel 1963 dal designer finlandese Eeero Aarnio  e da quel momento conquistò l’epiteto di classico del design industriale.

Le fisionomie più recenti della poltrona a sfera hanno preferito aumentarne le dimensioni totali, integrando alcune funzionalità interessanti, come l’inserimento di musica e lettore MP3.

Una rappresentazione quasi identica di questa tipologia di arredo futurista si trova anche nell’ambito del celebre film fantascientifico di Spielberg “Man in Black”, con Will Smith e Tommy Lee Jones, in cui un frammento di pellicola ci regala la visione di questa stessa sedia.

3. Lampada Anglepoise

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Foto di Freepik

Al numero tre della nostra classifica si posiziona un oggetto di design letteralmente ospitato dalle case di tutto il mondo fin dal proprio esordio, avvenuto nel corso degli anni 30?. Parliamo della celebre lampada Anglepoise, un vero e proprio caposaldo di quel design autentico e carico di personalità.

La praticità in seno ad un utilizzo quotidiano, è stata capace di rendere questa lampada uno dei simboli canonici del 900?, in fatto di interior design made in vintage. La lampada Anglepoise venne ideata per la prima volta nel corso del 1932 dal designer automobilistico George Cardwardine.

Mentre stava studiando nuovi paradigmi dedicati alle sospensioni, Cardwardine realizzò che il pezzo che aveva appena progettato per un veicolo poteva essere una lampada ideale per l’impiego nelle fabbriche: quanto avrebbe giovato possedere una lampada regolabile mentre si lavorava ad un veicolo?

Si tratta infatti di una lampada che può essere bloccata con facilità ed utilizzata in posizioni differenti, continuando quindi a mantenere la propria posizione una volta regolata. Il 4 luglio del 1932, Cardwardine brevettò la sua invenzione e il prodotto riscosse immediatamente di un successo clamoroso.