FIATCafé500 va in pista: pausa caffè con vista su Torino
Inaugurato con l’arrivo dell’estate, il caffé all’interno della Pinacoteca Agnelli di Torino strizza l’occhio all’eredità industriale della città e si propone come nuova location gourmet e di relax.
Da un lato la collina, con il suo manto verde e le sue ville; dall’altro la metropoli pulsante. La vista su Torino che si gode dal nuovo FIATCafé500 è ampia: collocato al quarto piano dell’ex complesso industriale del Lingotto, all’interno di Casa 500 – lo spazio della Pinacoteca Agnelli dedicato all’iconica vettura – il bar si apre con un affaccio diretto sulla vecchia pista di collaudo, oggi trasformata in giardino urbano grazie a un intervento di riqualificazione firmato dall’architetto Benedetto Camerana e dalla paesaggista Cristiana Ruspa.
Pista 500, accessibile in modo autonomo rispetto al museo, costituisce già di per sé un buon motivo per visitare l’edificio perché include un giardino pensile – il più grande di Europa – che espone più di 40.000 piante di oltre 300 specie autoctone diverse. La collaborazione con Cristina Ruspa ha reso possibile costruire un paesaggio sospeso a 28 metri di altezza con una biodiversità notevole, cangiante con il susseguirsi delle stagioni. Una gioia per gli appassionati, ma anche per chi vuole semplicemente passeggiare in mezzo a colori e profumi insoliti.
Una finestra su Torino
Ad accesso indipendente dal museo, FIATCafé500 si propone come una sosta gourmet per i visitatori della Pinacoteca o, in alternativa, come location per chi vuole prendere un aperitivo e gustare uno snack guardando Torino da una visuale insolita. Uno spazio dove si ritrova l’eredità industriale della città, scoprendone la vena artistica e gaudente.
La sua gestione è affidata a Gerla 1927, un nome di lunga tradizione che caratterizza diversi luoghi della ristorazione torinese.
Una scocca di metallo anche per il bar
Il concept è firmato dallo studio torinese lamatilde: con un richiamo al processo di produzione della vettura, è stata realizzata una scocca di metallo, una sorta di copertura-abitacolo in lamiera di ferro nera traforata che definisce l’area della caffetteria e termina da un lato nel bancone del bar, dall’altro nel tavolo conviviale, realizzati entrambi in Fenix finitura acciaio satinato.
Mentre le parti laterali della struttura diventano occasione per omaggiare la diffusione e l’impatto sociale della Cinquecento negli anni Cinquanta e Sessanta attraverso una composizione grafica che riprende i disegni dei progetti originali.
“Il nostro approccio affronta ogni lavoro in maniera peculiare” raccontano gli architetti Luca Macrì e Marco Ruffino. “È difficile trovare delle somiglianze tra i nostri progetti, in quanto ognuno ha il suo carattere unico e irripetibile. Per il FIATCafè500 l’elemento di distinzione è il genius loci del Lingotto, che si compone principalmente di architettura industriale, dal progetto dell’ingegnere Mattè-Trucco alle sue riletture contemporanee come gli interventi di Renzo Piano Building Workshop. La necessità di inserirsi con leggerezza e carattere in un contesto così ricco di storia, di segni, sovrapposizioni e contenuti ha quindi rappresentato sicuramente uno degli aspetti più distintivi di questo lavoro”.
Design leggero
Al centro, le sedute Harmo in faggio laccato nero, i tavoli Round con top in Fenix di Infiniti e le lampade Pop Chapeau e Pop P200 di OTY Light restituiscono un’atmosfera leggera e contemporanea, che ben si sposa con la colonna rivestita da listoni di legno originaria dell’edificio. La stessa leggerezza torna anche all’esterno: anticipata dalle ampie vetrate che definiscono il perimetro del caffé, la terrazza ospita i lunghi tavoli conviviali abbinati agli sgabelli Tondina e ai divanetti Sys di Infiniti.
Oasi a sorpresa
All’esterno lo spazio svela a sorpresa un’oasi verde di silenzio nel ben mezzo di un contesto super urbano. Tutto ruota attorno a un grande vaso preesistente, che l’intervento di lamatilde trasforma in elemento fruibile dai visitatori grazie all’inserimento di sedute e tavoli, sia accanto sia integrate al vaso stesso.
Strategica l’aggiunta di un tavolo panoramico che si affaccia sull’affascinante curva parabolica della pista del Lingotto: una scelta precisa dello studio volta a valorizzare la vista unica offerta dalla terrazza.