A volte ritornano: per l’home decor di primavera la parola d’ordine è chintz mania
Il tessuto chintz, popolarissimo negli anni ’80, è il trend home decor del momento: ecco come sfruttarne appieno le potenzialità per abbellire la casa.

Si scrive chintz, si legge opulenza e ricercatezza retrò. Difficile non aver mai visto un campione di chintz, perché questo tessuto particolarissimo ha alle spalle una storia molto antica. Si riconosce facilmente dai motivi di diversi colori stampati o dipinti e per la consistenza piuttosto robusta, trattandosi di una fibra tessile particolarmente strutturata.
Un tempo reputato démodé e appannaggio delle vecchie case, è uno dei trend home decor Primavera 2023 da tenere d’occhio.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul tessuto chintz, quali sono le sue caratteristiche, qual è la sua storia e come usarlo per valorizzare gli ambienti domestici e l’arredamento.
Tessuto chintz: caratteristiche e come usarlo per abbellire casa

Con il termine chintz si fa riferimento a un particolare tessuto di cotone caratterizzato da colori solitamente vivaci e da motivi floreali. Questo tessuto ha origini indiane e la sua peculiarità è che i motivi decorativi sono stampati, tinti o dipinti su una varietà di cotone chiamata calicò che presenta un particolarissimo finish satinato.
Il chintz indiano venne introdotto nel mercato europeo nel XVII secolo e, di lì a poco, divenne uno dei tessuti in assoluto più popolari e apprezzati, affermandosi sia nel settore dell’arredamento e della tappezzeria che in quello dell’abbigliamento.
Parlando di tempi più recenti, il tessuto chintz ha vissuto un momento di grande successo negli anni ’80, ma è poi finito nel dimenticatoio. In questi mesi, complice il ritorno sulle scene del massimalismo e di un’estetica sempre più nostalgica e ancorata al passato, è tornato nuovamente alla ribalta decorando qualsiasi tipo di oggetto ed elemento d’arredo, dai tendaggi ai mobili.
Tende
Le tende di chintz sono molto in voga. Si tratta di tendaggi abbastanza pesanti, per cui potrebbero non performare al meglio in ambienti scarsamente illuminati. L’ideale, a tal proposito, è puntare su motivi floreali delicati su fondo bianco o pastello.
Poltrone e divani
Chi ama il vintage sa bene quanto le poltrone di chintz fossero apprezzate nei decenni scorsi. Rivestire con questo tessuto divani, poltrone e cuscini è un’ottima idea per portare in casa un’allure d’altri tempi. Le nuove tendenze invitano a osare con il colore e a sperimentare abbinamenti cromatici inusuali e di impatto.
Non solo per lo stile classico
Il tessuto chintz si adatta a diversi stili di arredamento e può essere sfruttato anche per una casa dall’impronta più contemporanea. Lo stile massimalista e lo stile eclettico, entrambi caratterizzati da un alto tasso di personalizzazione degli arredi, sono attualmente di grande tendenza e il chintz può diventare, in contesti di questo tipo, il focus di qualsiasi ambiente.
Sceglierlo per rivestire poltrone e divani, come anticipato, è il modo migliore per attirare l’attenzione e mettere in risalto il fascino del tessuto chintz, specialmente in un contesto tradizionale. Per un approccio più moderno, invece, è preferibile scegliere il chintz per elementi d’arredo imprevedibili, che trascendono dai semplici tessili e dalla tappezzeria, riproducendone l’iconico pattern su superfici delle più varie. Gli addetti ai lavori dell’interior design suggeriscono di utilizzarlo per decorare mobili e complementi quali tavolini e lampade, ma anche per le pareti: un’idea da tenere in considerazione soprattutto se si è alla ricerca di spunti per una carta da parati in stile classico diversa dal solito.